Pensiero del giorno 22 giugno 2024

 

SABATO 22 GIUGNO,  S. PAOLINO DA NOLA, VESCOVO E CONFESSORE

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, che a chi lascia tutto per te in questo mondo, hai promesso il centuplo e la vita eterna nel futuro: concedi benigno, che, seguendo le orme del santo Vescovo Paolino, riusciamo a disprezzare le cose terrene, e a desiderare soltanto le celesti. Amen.

IL VANGELO DI OGGI

+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Nessuno può servire a due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro o preferirà l’uno e disprezzerà l’altro: non potete servire a Dio e a mammóna. Perciò vi dico: per la vostra vita
non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete;  la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena”.

UNA RIFLESSIONE PER TE

Il messaggio di fondo che oggi Gesù offre a tutti noi «gente di poca fede», è fondamentale, e ci dice che non siamo soli e orfani, gettati in questo mondo per caso, ma che c’è un Padre-Abbà che ha cura di noi e non ci lascia mancare il necessario: «Se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel fuoco, non farà molto di più per voi, gente di poca fede?». C’è un verbo che attraversa tutto il brano di questo Vangelo: “preoccuparsi” (merimnàn), che non è soltanto preoccuparsi, affaticarsi, ma significa vivere nell’ansia e nell’angoscia. È un modo di vivere che manifesta un rapporto sbagliato con le cose, con la vita e con Dio. L’errore non sta nel cercare il cibo, i vestiti e i beni fondamentali, ma nel sopravvalutarli, credendo che siano loro unicamente a risolvere il problema esistenziale di dare sicurezza e serenità alla vita. Gesù fa leva sulla fiducia nel Padre. L’affannarsi è un modo di vita che non si addice al discepolo e tradisce la mancanza di fiducia e di abbandono filiale proprio della gente di poca fede. Un brano, quello di oggi, che dovremmo leggere e rileggere in continuazione, soprattutto nei momenti di affanno e di sconforto, quando magari facciamo fatica a prendere sonno e ricorriamo a pericolosi ansiolitici e tranquillanti

UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!

Carissima amica ed amico, buongiorno e buon fine settimana. Oggi Gesù, da perfetto terapeuta, ci dice che si deve tendere alla libertà. Perché c’è un padrone che schiavizza interamente ed è il modo di gestire la vita secondo la mentalità mondana. Ma c’è un altro padrone che, se tu scegli di servire, ti riconsegna alla tua identità di immagine e somiglianza Sua, e perciò ti rende libero. Si tratta di Dio! L’affanno nasce dalla dimenticanza e dal non osservare quello che fa Dio con le sue creature: gli uccelli, i fiori del campo. Dio avrà cura di te, vivi fiducioso. Questa mattina ti invito a considerare che la vera gioia di vivere prende le distanze dalla voglia di fare dell’efficientismo e dal ritenersi al centro di tutto. Nella preghiera, invoca il Signore: “Signore, donami la tua pace, non quella che dà il mondo. Mio Signore, mio Dio liberatore! Amen”

Don Mario

BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA