Pensiero del giorno martedì 17 settembre 2024

MARTEDI’ 17 SETTEMBRE
IMPRESSIONE DELLE SACRE STIMMATE DI SAN FRANCESCO

PREGHIERA DEL MATTINO

Signore Gesù Cristo, che, raffreddandosi la carità nel mondo, per infiammare i nostri cuori col fuoco del tuo amore, rinnovasti le sacre Stimmate della tua passione nel corpo del beatissimo Francesco: concedi benigno, che, per i meriti e preghiere di lui, portiamo continuamente la croce, e facciamo degni frutti di penitenza. Amen.

IL VANGELO DI OGGI

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla. Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei. Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!». Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!». Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre. Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo». Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante.

UNA RIFLESSIONE PER TE

«Le mie lacrime nell’otre tuo raccogli, Signore». A Nàin c’è un funerale: la morte ha colpito un giovinetto, figlio unico di madre vedeva. Le sue lacrime, pianti e lamenti corali accompagnano il feretro. Gesù si trova su quella stessa strada, seguito da molta folla; ode quel pianto e anch’egli si associa a quel triste corteo, anch’egli è sulla via della morte, sono tutti mortali e stanno percorrendo una valle di lacrime quelli che lo seguono. Egli però vuole dare forza ed evidenza alla sua missione di salvezza e alle sue parole. Dirà dopo la sua risurrezione: «Io ho vinto la morte». Lo dirà per scandire che egli è risorto, ma anche per dire che anche noi siamo destinati alla vita. Emerge quindi solenne, maestosa ed efficace la parola del Signore rivolta al ragazzo che giace esanime nel feretro: «Giovinetto, dico a te, àlzati!». «Ed egli lo diede alla madre». L’effetto del miracolo non è solo la gioia della madre, che può riavere vivo il proprio figlio, ma soprattutto una grande proclamazione di fede da parte di tutti i seguaci di Gesù: «Un grande profeta è sorto tra noi e Dio ha visitato il suo popolo». Definendo Gesù profeta si afferma che egli parla in nome di Dio e proclama quindi verità eterne. Dicendo che Dio ha visitato il suo popolo si dichiara nella fede che la potenza salvifica dell’Onnipotente è concretamente intervenuta nella storia e negli eventi del mondo. Com’è urgente in questi giorni che Dio venga a visitarci, quante lacrime ci sono da asciugare, quanti vivi e morti vengono portati al sepolcro…!

UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!

Carissima amica ed amico, buongiorno. Gesù affronta la morte, quella morte ingiusta e incomprensibile che travolge gli innocenti. Il figlio di Dio si ferma davanti ad una madre che sta accompagnando suo figlio al cimitero. A lei chiede di non piangere, al ragazzo dice di alzarsi. Le parole sue da suoni si fanno realtà. La speranza riaccende il cuore della madre, la vita riabita le membra del giovane. Uno è restituito all’altro. La morte è sconfitta, non ha più potere sulla vita. Nell’insieme abbiamo qui un anticipo delicato della morte del Figlio di Dio che ridarà la vita e la speranza a tutta l’umanità. Questa mattina ti invito a visualizzare questa scena evangelica e lasciarti toccare dalla compassione di Gesù: da quella tenerezza per i poveri e gli umili a cui, in qualche modo, anche tu appartieni. Nella preghiera rivolgiti al Signore con questa invocazione: “Due cose, Signore, oggi ti chiedo: di appartenere al mondo degli umili su cui tu ti chini con tenerezza preferenziale, e inoltre di essere anch’io propenso alla compassione per chi soffre: una compassione-tenerezza che mi spinga a consolare e ad aiutare. Amen”.

BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI

BENEDICA.