Pensiero del giorno 17 dicembre

Secondo giorno NOVENA DI NATALE

Gesù ci ha cercati perché ci ha molto amati:

 abbiamo dunque il dovere di amarlo.

 

Perché Gesù è venuto a cercarci con tanta premura e si è fatto uomo per noi, cari fedeli?

Aveva forse bisogno di noi, che siamo nullità e miseria e che non sappiamo dargli altro contraccambio che ingratitudine e miserie?

Gesù ci ha amati, ecco perché è venuto a cercarci con tanta premura, ecco perché si è adattato alle nostre miserie. Noi lo vediamo piccolo e povero e diciamo: “Dio e forse caduto dal suo trono di Gloria?” o “Non poteva stare fra noi conservando la sua grandezza?”.

Cari fedeli, se una madre va a cercare il suo bambino nella casa di una donna povera e vi dimora, non vive forse anche lei poveramente, pur essendo ricca, e non deve accontentarsi della misera tavola che quella donna le imbandisce? Se è abituata a mangiare bene, nella casetta povera di quella donna la madre mangia volentieri minestra o pane duro, perché è andata là a cercare suo figlio. Meditiamo ora come Gesù ci ha amato e a quali pene si è sottoposto a amandoci.

Noi siamo creature di Dio, anzi, siamo il capolavoro delle sue creature, perché abbiamo la possibilità di possederlo e di partecipare eternamente alla sua vita beata. Ora, come creature sue, dirette a lui, noi raccogliamo la forza creatrice di Dio e le sue premure.; Egli dunque, ci ama nel più stretto senso della parola. Quando noi amiamo, ci lasciamo attirare dal sentimento di simpatia oppure dalla ragione dell’utilità; invece Gesù, amandoci, non è attirato da un motivo che può essere fugace ed accidentale: è attirato da un motivo sostanziale. Il suo amore e dunque immutabile e persiste nonostante la nostra distanza da Lui e le nostre limitazioni. Gesù Cristo, come Dio, è la seconda Persona della Santissima Trinità, è l’Infinità Sapienza per cui tutto fatto; Egli, dunque, ci ama per ragione del Padre suo. Il suo amore è infinito.

È venuto a cercarci amandoci, quindi si è sottoposto a tutte le nostre miserie: si è fatto uomo, è nato povero, è stato afflitto, si è fatto immolare per noi.

Chi non si sente commuovere dinanzi a questo spettacolo di amore? Noi vediamo ora, in questa Messa che si celebra mentre vi predico, tante anime che ricevono Gesù: esse lo possono ricevere perché Gesù le ha amate e perché il suo Cuore non ha avuto confini in questo amore. Saremo ancora così freddi da dare a Gesù buono solo le nostre miserie, da non dargli almeno un sospiro di amore? Niente possiamo dargli, solo un po’ di amore è in nostro potere è in nostro potere… Diamogli dunque, amore.

Sì, Gesù caro, ci hai amati tanto e siamo ancora così ingrati con te! Misericordia di noi, caro Gesù, bruciaci di amore!

Don Dolindo Ruotolo

SANTA GIORNATA!

PREGHIERA:

O mio caro Bambino, dimmi perché sei venuto su questa terra? Dimmi chi cerchi? Tu sei venuto a morire per me, per liberarmi dall’ inferno.
Sei venuto a cercare me pecorella perduta, affinché io non fugga più da te e t’ami. Ah Gesù mio, mio tesoro, mia vita, mio amore, mio tutto, e se non amo te chi voglio amare? Dove posso trovare un padre, un amico, uno sposo più amabile di te e chi più di te mi ha voluto bene? Ti amo, caro mio Dio, ti amo unico mio bene. Amore mio, a te tutto mi dono; accettami e non mi rifiutare come io meriterei.
Maria, tu sei l’avvocata mia, tu con le tue preghiere ottienimi quanto desideri da questo Figlio; pregalo perché mi perdoni e mi dia la santa perseveranza fino alla morte.

3 Gloria al Padre…
Gesù Bambino, abbi pietà di noi.