Pensiero del giorno 13 aprile 2024

 

PREGHIERA DEL MATTINO

O Signore, Pastore eterno, mostrati misericordioso verso di noi che siamo il tuo gregge e per intercessione di San Ermenegildo aiutaci sempre con la tua protezione. Amen.

IL VANGELO DI OGGI

+ Dal Vangelo secondo Giovanni
Venuta la sera, i discepoli di Gesù scesero al mare e, saliti in una barca, si avviarono verso l’altra riva in direzione di Cafarnao. Era ormai buio, e Gesù non era ancora venuto da loro. Il mare era agitato, perché soffiava un forte vento. Dopo aver remato circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: “Sono io, non temete”. Allora vollero prenderlo sulla barca e rapidamente la barca toccò la riva alla quale erano diretti.

UNA RIFLESSIONE PER TE

E’ una pagina di Vangelo che fa sempre bene leggere, perché anima profondamente la nostra speranza. La descrizione della situazione iniziale ci pone in un contesto ecclesiale: i discepoli, lasciati soli, sono nelle tenebre, sono esposti all’assalto di forze avverse. Anche loro, come ogni uomo, troveranno sicurezza e protezione solo in Gesù. “Il mare era agitato perché soffiava un forte vento”. I fatti ci insegnano che molto spesso veramente il mare è agitato. L’esistenza è quella che è; abbiamo problemi, difficoltà, sofferenze di ogni genere e continuiamo a sentirci soli. A questo punto la nostra fede può porsi delle domande a cui non sa dare una adeguata risposta. Dov’è Gesù? Perché Dio non interviene nelle nostre cose o nelle situazioni difficili di tanti poveracci? “Dopo aver remato circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e che si avvicinava alla barca, ed ebbero paura”. Ai discepoli affaticati e spaventati che lo vedono giungere, il Signore dice: “Io sono”. E’ una frase tipica con la quale Gesù rivela il suo vero essere, qualificandosi come presente e operante per il bene dei suoi, come già nell’Antico Testamento Dio si era rivelato a Mosè, accingendosi a compiere la grande opera di liberazione. Gli apostoli avevano bisogno di un segno per riconoscere la divinità e non restare invischiati in concezioni messianiche terrestri. D’altra parte dovevano perdonargli di non voler essere il loro re, secondo le loro aspirazioni; dovevano prepararsi all’estremo insuccesso della croce. Il miracolo dei pani, del vangelo di ieri, rievocava e compiva quello della manna. Il camminare sulle acque, richiama il passaggio del Mar Rosso. E Gesù stesso ne fornisce l’interpretazione, dicendo: “Io sono”. Nelle vicende umane la fede deve sempre far risuonare quel: “Io sono”.

UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!

Carissima amica ed amico, buongiorno e buona fine settimana. L’evangelista con il suo linguaggio simbolico esprime la confusione che vivono i discepoli con alcune immagini come il buio, il mare agitato, il vento forte; la natura riflette lo stato d’animo dei discepoli che sono soli, senza la presenza di Gesù. Spesso anche a noi accade la stessa esperienza, di sentirci soli, senza Gesù. Ma Gesù arriva camminando sulle acque agitate. Proprio quando ci sembra che tutto sta andando a fondo, Gesù interviene. Che bello! Alle nostre tante paure, sia di vivere che di morire, Gesù ci rassicura: “Ci Sono io, non abbiate paura!”. Gesù, nostro amico e Maestro, è il Signore in cui risiede la presenza e la potenza di Dio. Questa è una scoperta che può cambiare la nostra vita, la tua vita. Dobbiamo imparare a riconoscere la sua presenza dinamica. Questa mattina ti invito a lasciarti meravigliare da Gesù che se le inventa tutte per avere una relazione cuore a cuore con te. Egli è davvero il Signore che ti ama e ti salva e che resta con te fino alla fine dei tuoi giorni. Prega con queste parole: “O Signore, anche nella mia vita a volte si levano ondate paurose di contrarietà d’ogni genere. È la vita: non una bella gita ma un impegno e un esercizio d’amore. L’importante – fammelo capire a fondo – è “prenderti nella barca” cioè familiarizzare col pensiero della tua Presenza nel mio cuore: una Presenza che mi rassicura, mi dà pace, mi abilita ad essere concreta e coraggiosa nel gestire l’amore. Aiutami a non avere mai paura e lascia che mi abbandoni totalmente nelle tue braccia. Amen”.

Don Mario
BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA.