XXVII del Tempo Ordinario

PREGHIERA DEL MATTINO

Signore, che hai detto: Se non diventerete come bambini, non entrerete nel regno dei cieli: dacci, te ne preghiamo, di seguire nell’umiltà e semplicità di cuore le orme della Vergine santa Teresa in tal maniera, che conseguiamo le eterne ricompense. Amen.

IL VANGELO DI OGGI

+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla». Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto». A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio». Gli presentavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro.

UNA RIFLESSIONE PER TE

Gesù, Verbo di Dio fatto carne, non ci insegna forse che egli è nel Padre e il Padre è in lui, e che pregherà il Padre di inviarci lo Spirito di verità? Non ha forse pregato nel Getsemani perché noi fossimo una cosa sola, come lui e il Padre sono una cosa sola? Gesù ci ricorda l’originaria analogia voluta da Dio: Dio che è comunione (uno e trino) crea l’uomo a sua immagine, a immagine di Dio lo ha creato (uno benché due… ed anche tre poiché il Signore è la loro comunione). La dottrina di Gesù riguardante il matrimonio è quella delle origini: non c’è matrimonio senza comunione, comunione dei corpi, comunione degli spiriti e dei cuori; ma corpo più spirito più cuore è in ebraico “Bachar”, che significa carne. Quando si dice che il Verbo si è fatto carne, non significa soltanto che il Verbo si è rivestito del corpo di un uomo. No, significa anche che il Verbo ha assunto tutta la condizione del “Bachar”, corpo, spirito e cuore. Ma tale “Bachar” non può vivere se non grazie allo spirito di Dio. Se se ne separa, come Adamo ed Eva, sceglie la morte. Comunione della carne, certo, ma essa è possibile solo dove sia presente lo Spirito di Dio. In questo senso Gesù dice: “È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla” (Gv 6,63). L’adulterio consiste nel ripudiare lo spirito per la carne. Ecco perché san Paolo scriverà ai cristiani di Corinto: “Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Prenderò dunque le membra di Cristo e ne farò membra di una prostituta? Non sia mai! O non sapete voi che chi si unisce alla prostituta forma con essa un corpo solo? I due saranno, è detto, un corpo solo. Ma chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito” (1Cor 6,15-17). Ecco posti i principi. Per viverli abbiamo bisogno dello Spirito di Dio. Gesù allora ci dice: “Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono” (Lc 11,13). Chiedete allora lo Spirito al Padre prima della scelta dello sposo o della sposa, durante la decisione e dopo lo scambio delle promesse. In questo modo Cristo si farà carne in voi per sempre, in una comunione, ad immagine di Dio uno e trino.

UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!

Carissima amica ed amico, buongiorno e buona Domenica. Le Parole di Gesù sono taglienti e dure come una lama di acciaio. A volte farebbe comodo eliminarle o dimenticarle. Eppure anche queste sono parole roventi d’amore. Perché il suo amarci per primo, e “non per scherzo” come disse a Santa Teresina, non ha niente a che vedere con la permissività e la debolezza. Egli è morto in Croce per liberarci da quella vera morte che è il peccato. E non può essere connivente con esso, né può permettere in noi una qualsiasi complicità. Nella nostra società ‘respiriamo’ il compromesso. La religiosità sì, ma insieme gli altri ‘contentini’ di tutte le soddisfazioni immediate più o meno lecite. Una certa attenzione a Dio sì, ma anche il proclamare i diritti di una sessualità da appagare in lungo e in largo. Un po’ di pratiche devote sì, ma anche il cedimento larvato a proposito di obbedienza a Dio e alla sua Alleanza: nella vita matrimoniale o in quella di consacrazione, in rapporto a noi e agli altri. Questa mattina ti invito ad accogliere le Parole di Gesù e di non spaventarti per la loro drammatica severità. D’altronde rammenta sempre che per salvarci dal peccato è voluto salire sulla croce e soffrire il dolore di tutti gli uomini, pertanto non può acconsentire alla logica del compromesso. Nessuno di noi farebbe un compromesso con chi è stato sconfitto. Chi è sconfitto non ha più alcun potere. Nella preghiera ti rivolgerai al Signore con queste parole: “trasfigura nella tua Croce ogni mia fatica e dolore, perché io la sperimenti come un varco alla luce. Amen”.

 

BUONA GIORNATA, BUONA DOMENICA E IL SIGNORE TI BENEDICA.