Pensiero del giorno 20 gennaio
Ave Maria!
1Sam 18,6-9;19,1-7
La Prima lettura della liturgia, dal primo libro di Samuele, tratta del rientro di Saul e Davide dalla battaglia contro i filistei. Il re Saul a motivo della stima di cui godeva Davide presso il popolo per aver ucciso Golia, lo invidia fino ad odiarlo e a volerlo uccidere.
L’invidioso odia il prossimo perché possiede qualcosa che a lui manca. L’invida nasce infatti dalla presa di coscienza da parte dell’uomo che qualcun altro possiede qualità o beni che lui non ha. Presuppone dunque il fatto di paragonarsi agli altri e di odiarli per ciò che hanno. Questo fa sì che la persona invidiosa goda delle perdite e delle disgrazie altrui, perché solo questo darebbe all’invidioso la possibilità di elevarsi al di sopra della propria miseria. Dall’invidia derivano: gelosia, paragonarsi continuamente agli altri, autogiudizio negativo
L’invidia è considerata il peggiore dei sette vizi capitali, forse perché include in se l’odio, il furto, il tradimento, la bramosia ed infine anche l’omicidio.
L’invidia è uno dei primi sentimenti dell’uomo. Sin dai primordi della creazione l’uomo ha convissuto con questo impulso. Caino, primogenito di Adamo, è il primo esempio di uomo invidioso. “Il Signore guardò con favore Abele e la sua offerta, ma non guardò con favore Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato e il suo viso era abbattuto” (Genesi 4:4-5). Caino invidiò Abele, il cui sacrificio era stato gradito da Dio, invidiò, cioè, il favore di Dio che non aveva ottenuto e che volevo conquistare.
Giuseppe è invidiato dai fratelli che lo vendettero come schiavo, Saul invidiò i successi di Davide, i Farisei invidiarono Gesù e lo diedero in mano ai Romani perché lo condannassero a morte.
Del resto la Bibbia non allude velatamente all’invidia, ne fa esplicita condanna: “Non desiderare la casa del tuo prossimo; non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il servo, né la serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo” (Esodo 20:17).
Lavoriamo costantemente per purificare questo vizio in noi con gli atti contrari.
Signore liberaci da ogni invidia e desiderio di fare il male contro i nostri fratelli!
“O Dio, insegna l’imitazione di Cristo, colui che ti ama deve trovare pace e contentezza nell’ultimo posto, come nel primo; deve accettare di buon grado sia di essere disprezzato e messo in disparte, senza gloria e senza fama, sia di essere onorato al di sopra degli altri e di emergere nel mondo”.
Santa Giornata!
- terzo giorno di preghiera per l’unità dei cristiani.