Pensiero del giorno 13 agosto
Ave Maria!
- “Risplende la Regina, Signore, alla tua destra” (Sal. resp.).
L’odierna Liturgia ci pone dinanzi la fulgida icona della Vergine assunta al cielo nell’integrità dell’anima e del corpo. Nello splendore della gloria celeste brilla Colei che, in virtù della sua umiltà, si è resa grande davanti all’Altissimo al punto che tutte le generazioni la chiamano beata (cfr Lc 1, 48). Ora siede Regina, accanto al Figlio, nell’eterna beatitudine del paradiso e dall’alto guarda i suoi figli.
Con questa consolante certezza, ci rivolgiamo a Lei e la invochiamo per coloro che sono suoi figli: per la Chiesa e per l’intera umanità, perché tutti, imitandola nella fedele sequela di Cristo, possano giungere alla definitiva patria del cielo.
- “Risplende la Regina, Signore, alla tua destra“.
Prima fra i redenti dal sacrificio pasquale di Cristo, Maria risplende oggi Regina di tutti noi, pellegrini verso la vita immortale.
In Lei, assunta in cielo, ci viene manifestato l’eterno destino che ci attende oltre il mistero della morte: destino di felicità piena nella gloria divina. Questa prospettiva soprannaturale sostiene il nostro quotidiano pellegrinaggio. Maria è nostra Maestra di vita. Guardando a Lei, comprendiamo meglio il valore relativo delle grandezze terrene e il pieno senso della nostra vocazione cristiana.
Dalla nascita alla gloriosa assunzione, la sua esistenza si è dispiegata lungo l’itinerario della fede, della speranza e della carità. Sono queste virtù, fiorite in un cuore umile e abbandonato alla volontà di Dio, che adornano la sua preziosa ed incorruttibile corona di Regina. Sono queste le virtù che il Signore domanda ad ogni credente, per ammetterlo alla gloria della sua stessa Madre.
Il testo dell’Apocalisse, poc’anzi proclamato, parla dell’enorme drago rosso che rappresenta la perenne tentazione posta dinanzi all’uomo: quella di preferire il male al bene, la morte alla vita, il facile piacere del disimpegno all’esigente ma appagante cammino di santità per il quale ogni uomo è stato creato. Nella lotta contro “il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra” (Ap 12, 9) appare il segno grandioso della Vergine vittoriosa, Regina di gloria assisa alla destra del Signore.
Ed in questa lotta spirituale il suo aiuto alla Chiesa è determinante per giungere alla definitiva vittoria sul male.
- “Risplende la Regina, Signore, alla tua destra“.
Maria brilla sulla terra “innanzi al peregrinante popolo di Dio quale segno di sicura speranza e di consolazione, fino a quando non verrà il giorno del Signore” (Lumen gentium, 68). Madre premurosa di tutti essa sorregge lo sforzo dei credenti e li incoraggia a perseverare nell’impegno. Penso qui in maniera tutta particolare ai giovani, che sono più esposti ai richiami e alle tentazioni di miti effimeri e di falsi maestri.
Cari giovani, guardate a Maria ed invocatela con fiducia! La Giornata Mondiale della Gioventù, che tra qualche giorno avrà inizio a Parigi, vi offrirà l’occasione di sperimentare ancora una volta la sua materna premura. Maria vi aiuterà a sentirvi parte integrante della Chiesa e vi spingerà a non aver paura nell’assumere le vostre responsabilità di testimoni credibili dell’amore di Dio.
Oggi, l’Assunta vi mostra dove conducono l’amore e la piena fedeltà a Cristo sulla terra: fino alla gioia eterna del cielo.
- Maria, Donna vestita di sole, davanti alle immancabili sofferenze ed alle difficoltà di ogni giorno, aiutaci a fissare lo sguardo su Cristo.
Aiutaci a non temere di seguirlo sino in fondo, anche quando la croce ci sembra pesare eccessivamente. Facci comprendere che questa sola è la via che conduce alla vetta dell’eterna salvezza.
E dal cielo, dove risplendi Regina e Madre di misericordia, veglia su ciascuno dei tuoi figli.
Guidali ad amare, adorare e servire Gesù, il frutto benedetto del tuo seno, o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria!
OMELIA DI GIOVANNI PAOLO II, Cortile del Palazzo Pontificio di Castel Gandolfo, Venerdì, 15 agosto 1997
SANTA GIORNATA!
Preghiera nel VIII giorno della Novena