Pensiero del giorno 30 agosto
IL VANGELO DI OGGI
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù discese a Cafarnao, una città della Galilea, e il sabato ammaestrava la gente. Rimanevano colpiti dal suo insegnamento, perché parlava con autorità. Nella sinagoga c’era un uomo con un demonio immondo e cominciò a gridare forte: “Basta! Che abbiamo a che fare con te, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? So bene chi sei: il Santo di Dio!”. Gesù gli intimò: “Taci, esci da costui!”. E il demonio, gettatolo a terra in mezzo alla gente, uscì da lui, senza fargli alcun male. Tutti furono presi da paura e si dicevano l’un l’altro: “Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti immondi ed essi se ne vanno?”. E si diffondeva la fama di lui in tutta la regione.
UNA RIFLESSIONE PER TE
Nel nostro mondo, particolarmente nella nostra epoca, il parlare, il comunicare in genere, sta assumendo una importanza sempre maggiore. Chi ha a disposizione i moderni mezzi di comunicazione di massa gode di grande prestigio ed autorità. Gesù ci dimostra che invece che l’autorità della parola sgorga da fattori ben diversi. Egli innanzitutto si propone come modello di vita, quanto egli proclama lo vive e lo testimonia: «imparate da me». Egli è il primo testimone del suo vangelo. Dichiara di essere venuto non per fare la propria volontà ma quella del Padre che lo ha inviato. L’autorità del Cristo si manifesta ancora nell’efficacia della sua preghiera: Egli compie segni e prodigi che dovrebbero indurre a conversione. Egli ancora ha pieno potere sulle forze del male che insidiano la vita degli uomini. Scaccia con autorità i demoni dagli ossessi. Rifiuta la loro testimonianza anche quando lo riconoscono figlio di Dio. Non può essere il Menzognero sin dal principio a proclamare la verità sul Cristo. Dobbiamo concludere che la nostra autorità di credenti la possiamo e dobbiamo esprimere innanzitutto con la verità e coerenza della vita. Dobbiamo per questo sorbire ogni giorno la Verità rivelata affinché sia luce e lampada ai nostri passi. Gesù ci ammonisce: «risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli». È la forza dell’esempio che diventa, nel vivere insieme, espressione di fraternità e aiuto reciproco nell’assidua ricerca di Dio. Dove regna questa carità e questo tipo di zelo non si avverte più il «peso» dell’autorità perché facilmente si raggiunge una perfetta unità d’intenti. Questo vale anche per la vita famigliare.
UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!
Carissima amica ed amico, buongiorno. Dinanzi a Gesù abbiamo bisogno di porci con un cuore aperto che sa ascoltare e stupirsi della novità: un insegnamento mai udito. E questo insegnamento autorevole che suscita la fede e caccia i demoni. Demoni che abitano anche il cuore del credente e del devoto, che entra nella sinagoga a pregare, che partecipa alle funzioni… Così per noi: quante volte non ascoltiamo una predica perché il tono del prete è noioso e rifiutiamo un consiglio datoci da una persona poca coerente! Se ostacoliamo lo Spirito che passa anche attraverso piccoli e inadeguati strumenti, non vivremo mai l’esperienza di essere liberati dalla potenza della Parola. Questa mattina ti invito a farti interpellare in profondità dalla Parola ascoltata. Domandati: Avverto nelle mie giornate il fascino della personalità di Cristo e della sua autorevolezza? Nella preghiera, eleva la tua invocazione al Signore dicendo: “Signore, dammi quell’autorevolezza che mi rende capace non solo di vivere il bene ma di proporlo con efficacia di esempio e di parola. Amen”.
Don Mario
BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA.