Pensiero del giorno 21 dicembre
Novena del Santo Natale
Sesto Giorno
Meditazioni di Don Dolindo Ruotolo
Nascendo e partecipando alla nostra vita. Gesù ci dà le più efficaci lezioni sulla realtà della vita terrena
Disgraziatamente noi manchiamo di sapienza proprio in quello che ci è più necessario, ossia nel concetto della nostra vita presente. Infinito è il numero degli stolti (Ecclesiaste1,15), ha detto lo Spirito Santo, e gli stolti sono quelli che si fanno illudere dai sogni in questo mondo, che è un ammasso di menzogne e di tradimenti. Ebbene, Gesù, Sapienza per essenza, nasce come uno di noie ci disinganna eloquentemente, mostrandoci nelle vicende della sua nascita che cos’è questo mondo e questa vita. Meditiamo su questa grande lezione che ci da Gesù e approfittiamone.
Gesù nasce povero, e a Maria poverella nessuno dà ricovero.
Il mondo dà ricovero e applaude solo quando può guadagnare su di noi e sfruttarci. Gesù viene a darci la vita, e nessuno lo riconosce: il mondo ama la stoltezza e l’inganno. Quando Gesù si manifesta veramente come Messia attraverso gli angeli, la stella e i Magi, tutta Gerusalemme si agita: il mondo finge di amare la verità, ma quando la trova la rigetta. Nessuno del mondo ha avuto contatto con Gesù Cristo: Egli è stato nascosto per trenta anni e nessuno si è curato di conoscerlo. Eppure si era parlato di Lui per tutta Gerusalemme, quando era nato. Il mondo scaccia Dio da sé perché vuole peccare senza rimorso e senza rimproveri.
Gesù nacque nel cuore della notte, nacque nel freddo più intenso; e quale notte buia di errori stravaganti, non era nel mondo? L’uomo aveva smarrito quasi totalmente l’idea della sua nobiltà e si era ridotto come gli animali insipienti privi di intelletto. Ebbene, il Verbo di Dio si presenta al Padre suo celeste e si offre a venire sulla terra per ridargli quella gloria e quell’onore che gli era stato tolto dal maledetto peccato, per procurargli veri adoratori in spirito e verità: Eccomi, Manda me! (Is 6, 8). Manda me: dove, Gesù mio caro? Forse tra lo splendore dei Santi, accompagnato da tutta la corte Celeste, per essere da tutti adorato e benedetto? No!, Mandami sulla terra, mandami in una grotta esposta a tutte le intemperie, mandami dal soglio della gloria su poca paglia, in una mangiatoia…
Vedetelo nella sua povera culla, contemplatelo nella grotta, il Bambinello Gesù… Come sei caro, Bambin divino. Dimmi che cosa fai in un letto così duro? Lo so: Tu ti sacrifichi per l’onore del tuo Padre celeste. La mangiatoia è la prima croce sulla quale ti adagi, la paglia che punge le tue tenerissime carni sono i primi flagelli, i primi chiodi che ti trafiggono!
Che confusione vedere nel presepe di Gesù due animali che lo riscaldano, il bue e l’asinello! Ed io dove sono, o Gesù? L’orgoglio non riscalda ma agghiaccia, e l’irruenza non porta il calore ma l’incendio che distrugge. Voglio essere perciò umile e mansueto vicino alla tua culla e riscaldarti così con l’amor mio.
Cari fedeli, Gesù Sapienza infinita, non ha preso nulla dal mondo: ha rifiutato i suoi beni e si è fatto povero, perché i beni del mondo sono ignominie; ha rifiutato i suoi onori e s’è nascosto nell’umiliazione, perché gli onori del mondo sono spine e inganno; ha combattuto le sue massime, perché le massime del mondo sono stoltezza. Non ci facciamo illudere noi pure dal mondo; grazie a Gesù Cristo, guardiamo serenamente alla realtà della vita e seguiamo Lui, che è tutto!
Preghiera della Novena
Ah Redentore mio caro, e dove io starei a quest’ ora se tu non mi avessi sopportato con tanta pazienza, ma mI avesti fatto morire quand’io stavo in peccato? Mi pento, o Sommo Bene, d’averti così disprezzato, vorrei morirne di dolore. Tu non sai abbandonare un’ anima che ti cerca; se per il passato io ti ho lasciato, ora ti cerco e ti amo. Sì, mio Dio, ti amo sopra ogni cosa, ti amo più di me stesso. Aiutami, Signore, ad amarti per sempre nella vita che mi resta; altro non ti domando; te lo domando e lo spero.
Maria, speranza mia, prega tu per me; se tu preghi, io sono sicuro della grazia.
3 Gloria al Padre…
Gesù Bambino, abbi pietà di noi.