Pensiero del giorno 22 settembre 2023
VENERDI’ 22 SETTEMBRE
PREGHIERA DEL MATTINO
O Dio, che decorasti il beato Vescovo Tommaso della virtù d’una insigne carità verso i poveri, spandi benigno, per sua intercessione, su tutti quelli che t’invocano le ricchezze della tua misericordia e concedi che la festa solenne dei tuoi santi Martiri Maurizio e Compagni ci rallegri, cosicché, contando sulle loro preghiere, abbiamo a gloriarci del loro natale. Amen.
IL VANGELO DI OGGI
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù se ne andava per le città e i villaggi, predicando e annunziando la buona novella del regno di Dio. C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria di Magdala, dalla quale erano usciti sette demoni, Giovanna, moglie di Cusa, amministratore di Erode, Susanna e molte altre, che li assistevano con i loro beni.
UNA RIFLESSIONE PER TE
È di primaria importanza il ruolo che le donne svolgono nella vita di Gesù. Sappiamo tutti della Madre sua, della vergine Maria. Quello delle altre donne è meno appariscente di quello degli Apostoli e dei discepoli, ma non per questo meno incisivo. Cristo ha goduto dell’amicizia di alcune di loro come Marta e Maria, le sorelle di Lazzaro; più volte egli si ritirava nella casa di Betània con i suoi discepoli e sappiamo in quelle circostanze di tutto lo zelo di Marta e del fervore che animava Maria, assetata della Parola del Signore. A loro restituì vivo il fratello, che da tre giorni era nel sepolcro. Oggi l’evangelista Luca ne menziona altre che erano state beneficate da Gesù: «C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria di Màgdala, dalla quale erano usciti sette demòni, Giovanna, moglie di Cusa, amministratore di Erode, Susanna e molte altre, che li assistevano con i loro beni». È interessante la sottolineatura che Luca fa nel riferirci l’origine e la storia di quelle donne. Alcune di loro sicuramente sarebbero state definite donne non di buona fama e appartenenti a categorie che suscitavano il disprezzo dei giudei. Gesù ha un modo diverso di accogliere e di scegliere: egli accettando la loro preziosa collaborazione e annoverandole nella sua grande famiglia, vuole sottolineare ancora una volta che i prediletti del cuore sono i lontani che ritornano all’ovile, i peccatori e le peccatrici convertite. La storia conferma che spesso i più ardenti di amore, di gratitudine e di fervore apostolico, sono stati e sono ancora convertiti e convertite; persone che dopo aver sofferto la lontananza dal Signore, hanno poi goduto di un abbraccio di misericordia e si sono visti rivestiti di dignità nuova e ammessi dal Padre celeste al festoso banchetto nella casa paterna. È lo stile di Dio, spesso tanto diverso dalle nostre umane considerazioni. Quelle prime donne hanno poi segnato la storia sia nel testimoniare l’eroico coraggio di seguire Gesù fino al Calvario, mentre gli apostoli erano in fuga, terrorizzati dagli eventi che rischiava di coinvolgerli in prima persona, sia nella schiera innumerevole di tante e tante altre, che si sono consacrate in modo totale ed esclusivo al Signore.
UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!
Carissima amica ed amico, buongiorno. Maria di Màgdala, Giovanna, Susanna: ecco il seguito femminile di Gesù, alcune tra le donne, citate dai vangeli, che hanno assistito il Signore con i loro beni esercitando anche in seguito, nella comunità apostolica, una singolare diaconia, icona di premuroso servizio e calda accoglienza. Sappiamo bene come Gesù infrange decisamente gli schemi culturali del suo tempo, che relegavano la donna alla sola procreazione, considerandola ritualmente inferiore. Ma in questa pericope il Signore ci sorprende oltre misura: chi erano, anzi chi erano state queste donne citate da S.Luca? Donne malate, probabilmente colpite da forti depressioni psichiche, ma anche povere creature asservite al demonio, e persino la moglie di Cusa, amministratore delle proprietà di Erode Antipa, “quella volpe”, come l’apostrofa Gesù, riferendosi probabilmente alle manovre che costui tenta di fare per sbarazzarsi di Lui. Ecco: queste donne, inquietante campionario di una fragile umanità, afferrate dal fascino di Gesù che le ha accolte, capite e amate ridando loro dignità e fiducia, hanno maturato un’intensa esperienza di conversione, e nella luminosità di questo autentico cammino di liberazione sono diventate discepole e compagne di viaggio del Signore. A noi tutto questo cosa dice? Dice che a nessuno è precluso il Regno di Dio, se a questo regno affida “i suoi beni”, mente e cuore, ma anche i suoi affanni: il male che insidia, la malattia, lo stesso peccato! Questa mattina ti invito a fare rientro nel tuo quieto abitare l’interiorità profonda, chiedi in preghiera al Signore di essere innanzi tutto liberato da tutto ciò che disturba inquina e distoglie dalla sequela di Gesù per essere libero di servirlo nei modi e nei tempi che le urgenze del Regno reclamano, qui e ora. Nella preghiera rivolgiti al Signore dicendo: “Concedimi, Signore, un cuore guarito dalle ferite del non-amore, inferte e subite. Un cuore che ti stia accanto, che respiri in Te e sia da Te consacrato alle urgenze del Regno in gratuità e gioia”. Amen.
Don Mario
BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA.