Pensiero del giorno 27 giugno 2024
«Non chi dice: “Signore, Signore”…»
Ieri siamo stati messi in guardia dal pericolo di esser portati fuori strada, nel nostro cammino, dai falsi profeti. Oggi viene messo in evidenza un altro pericolo: quello di rendere sterile la nostra preghiera e l’ascolto della Parola divina.
La preghiera è come il respiro della nostra anima:
inspiro /accolgo la Parola di Dio, la verità che Egli rivela;
espiro /offro me stesso e i doni ricevuti, a Lui, perché tutto sia a suo servizio, per la sua gloria e per la salvezza delle anime.
Ma questo movimento può diventare … statico! O perché non custodisco il dono, o perché non mi offro al Signore se non con le sole parole, che così rimangono mute e vuote.
Che delusione avremo, se il Signore ci dovesse dire un giorno (nell’ultimo giorno!):
Allontanatevi da me; non vi ho mai conosciuto!
Affinché ciò non accada, occorre vivere saggiamente: mettendo in pratica la volontà di Dio. Affidiamoci dunque a Colei che veneriamo come Sede della Sapienza; a Colei che non solo ci dice di far tutto ciò che il Signore vuole, ma ci aiuta a far tutto, ottenendoci la grazia necessaria e certamente abbondante.
Pace e bene.
Don Marco
SANTA GIORNATA!