Pensiero del giorno giovedi 19 settembre 2024

Don Mario Proietti, C.PP.S.:
GIOVEDI’ 19 SETTEMBRE secondo il calendario romano antico si festeggia SAN GENNARO, VESCOVO E MARTIRE

PREGHIERA DEL MATTINO

Il sole sorge all’orizzonte. All’inizio di questa nuova giornata, unisco la mia lode ai canti dei pellegrini, lodo il tuo nome, o Gesù Cristo, luce per l’uomo d’oggi, che vieni sulla terra per tutti i poveri che sperano. Giungi fino a me e risana la mia cecità; tocca i miei occhi affinché possano vedere verso quale amore tu ci guidi. Amen.

IL VANGELO DI OGGI

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato; e stando dietro, presso i suoi piedi, piangendo cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato. A quella vista il fariseo che l’aveva invitato pensò tra sé: “Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei che lo tocca: è una peccatrice”. Gesù allora gli disse: “Simone, ho una cosa da dirti”. Ed egli: “Maestro, di’ pure”. “Un creditore aveva due debitori: l’uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi da restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà di più?”. Simone rispose: “Suppongo quello a cui ha condonato di più”. Gli disse Gesù: “Hai giudicato bene”. E volgendosi verso la donna, disse a Simone: “Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m’hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco”. Poi disse a lei: “Ti sono perdonati i tuoi peccati”. Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: “Chi è quest’uomo che perdona anche i peccati?”. Ma egli disse alla donna: “La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!”.

UNA RIFLESSIONE PER TE

È bella e coinvolgente l’immagine che ci viene offerta dal Vangelo di oggi: una donna peccatrice è prostrata ai piedi di Gesù. Ha cosparso di prezioso unguento i suoi piedi e, come un’umile schiava, prostrata dinanzi al suo Signore, li copre di baci e li asciuga con i suoi lunghi capelli. Rivela quella donna peccatrice un amore davvero grande, è l’amore che ha sperimentato la gratuità del perdono, che gode di sentirsi interiormente rinnovata. Deve dire e ridire perciò al suo amato la propria gratitudine, sta cercando di ricambiare quanto ha ricevuto… Quei piedi che lei bacia ripetutamente si sono mossi verso di lei per farle gustare una gioia mai prima sperimentata. Ora è a mensa con Lui, è diventata commensale e familiare di Cristo; tocca e unge quel corpo che sarà martirizzato sulla croce perché il perdono, di cui lei beata già gode, diventi un dono per tutti. Come suonano stridenti le meschine considerazioni del fariseo, ancora legato al suo sterile legalismo. Chi non è capace di amore non sa comprendere chi esprime amore anche nel modo più candido. La grettezza crea i sepolcri dell’amore e ammanta di ipocrisia. Siamo capaci di condividere i sentimenti della peccatrice se anche noi, dopo una bella confessione, abbiamo sperimentato la gioia del perdono, il gaudio per una vita rinnovata e la nostra rinascita in Cristo. Che differenza tra il ritualismo tutto esteriore e sterile di Simone e la testimonianza accorata della donna che si sente amata e perdonata! Lei sperimenta finalmente la libertà di amare, la gioia di amare, la freschezza di sentire l’animo sgombro dal male. Il suo debito è stato completamente condonato e lei sa che «Le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato». Si sente salvata e redenta completamente dal suo male, che per tanto tempo l’ha pervasa nell’anima e nel corpo, sente già quella pace profonda che tra breve lo stesso Gesù gli annunzierà: «Ti sono perdonati i tuoi peccati» e «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!». È una delle formule che il sacerdote confessore conclude il rito della confessione: ripete ad ogni pentito lo stesso augurio di salvezza e di pace.

UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!

Carissima amica ed amico, buongiorno. Che meravigliosa lezione ci viene offerta dal Vangelo. Vi possiamo contemplare uno splendido Gesù che non rifiuta il pianto della peccatrice smarrita e non umilia il povero Simone! Questo è il Dio in cui crediamo: che non chiude mai la porta, che non minimizza ma nemmeno accusa, un Dio che sa riconoscere i barlumi di conversione e li asseconda. Non c’è durezza in Gesù, non c’è intransigenza, ma una fermezza caritatevole che conduce le persone a giudicare da loro stesse quale sia il percorso da affrontare… Impariamo da lui, quando dobbiamo aiutare qualcuno a prendere consapevolezza dei propri sbagli. Questa mattina ti invito a riflettere e vedere con onestà dentro di te. Impara a scoprire quanto nel tuo vivere c’è di “Simone” e quanto della “peccatrice”. Prova ad avvolgere gli altri con uno sguardo che ricalchi quello di Gesù: cercando di vedere non “la peccatrice”, ma “la donna”, non il fango che imbratta i tuoi fratelli, ma le membra doloranti di Gesù, i suoi “piedi”. Nella preghiera, rivolgi al Signore questa supplica: “Dona, Signore, concretezza al mio amore per te. Che io non baci con devozione le tue immagini e poi calpesti con disinvoltura le tue membra, imbrattate dalla polvere e dal fango raccolto lungo il cammino della vita. Amen”.

BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA.