Pensiero del giorno 1 ottobre 2024

SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO

PREGHIERA DEL MATTINO

Signore, concedi al tuo popolo d’evitare i contatti diabolici e di seguire te, unico Dio, con puro cuore, affinchè l’augusta solennità del tuo beato Confessore e Pontefice Remigio accresca in noi la devozione e l’aiuto per la salvezza. Amen.

IL VANGELO DI OGGI

+ Dal Vangelo secondo Luca
Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato tolto dal mondo, Gesù si diresse decisamente verso Gerusalemme e mandò avanti dei messaggeri. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per fare i preparativi per lui. Ma essi non vollero riceverlo, perché era diretto verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: “Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?”. Ma Gesù si voltò e li rimproverò. E si avviarono verso un altro villaggio.

UNA RIFLESSIONE PER TE

Gesù, secondo l’evangelista Luca inizia il suo grande viaggio verso Gerusalemme. Come è suo costume manda dei messaggeri, che hanno il compito di preannunciare la sua venuta e predisporre la gente alla migliore accoglienza. Deve intervenire con severità nei confronti di Giacomo e Giovanni, che vogliono invocare il fuoco dal cielo contro gli abitanti di un villaggio di samaritani che non vogliono accogliere Gesù. Lo zelo spesso, se non controllato dall’amore, rischia di sfociare in fanatismo e avversione. Il Signore aveva già ammonito i suoi: «Se in qualche luogo non vi riceveranno e non vi ascolteranno, andandovene, scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi, a testimonianza per loro». È un esplicito invito alla pazienza cristiana, la virtù che ci fa riporre la fiducia in Dio anche e soprattutto quando gli eventi sono avversi e noi vorremmo soluzioni immediate. È sulla stessa linea la risposta al generoso anonimo che dichiara di voler seguire Gesù «ovunque»: la sequela di Cristo non può mai essere intesa come garanzia e immunità da prove e disagi di ogni genere. La sequela infatti implica l’imitazione. Implica la volontà ferma di scalare con lui il calvario, sperimentare la croce ogni giorno ed essere pronti a dare la vita. Pronti quindi anche al distacco dai beni del mondo, anche quelli che riguardano la nostra sfera affettiva o che ci sembrano doverosi adempimenti come seppellire i morti e congedarsi dai propri cari. Quando si intraprende un cammino con Cristo non è più consentito volgersi indietro o dare spazio a nostalgie e ripensamenti.

UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!

Carissima amica ed amico, buongiorno. Giacomo e Giovanni sono ancora dentro una logica di potere. Sentono di poter invocare un fuoco dal cielo e sono tentati di usare questa “capacità” per affermare se stessi e “consumare” chi gli si oppone. In loro convivono due desideri: quello di seguire il Maestro e quello di affermare se stessi e di difendersi ad ogni costo. Ma un conto è indurire il volto per conseguire il bene, un conto è indurirlo contro qualcuno. Dopo il rimprovero di Gesù il vangelo ci ricorda che tutti si rimisero in cammino: probabilmente per due discepoli il movimento fu non solo dei piedi ma anche del cuore: passare dall’usare un potere e la propria forza per difendersi ed attaccare all’usarli per decidere e ri-decidere ogni giorno di plasmarsi sulla forma del Cristo. Questa mattina ti invito a soffermarti sull’atteggiamento di questi due discepoli e domandarti quanto di loro è presente anche in te. Nella preghiera rivolgiti al Signore dicendo: “Tu vedi, mio Signore, la mia debolezza e il mio orgoglio. Osservi ogni giorno gli scudi che alzo davanti al volto di chi non è come me o mi rifiuta. Conosci la tentazione di usare le mie capacità per ferire e non per servire. Tu che mi ami così come sono aiutami ad assomigliarti sempre più. Amen”.

BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA.