Pensiero del giorno 4 novembre 2024
PREGHIERA DEL MATTINO
Tieni, o Signore, la tua Chiesa sotto la continua protezione del beato Carlo confessore tuo e vescovo, affinché come la sua sollecitudine nel ministero pastorale lo rese glorioso, così la sua intercessione ci renda sempre ferventi nel tuo amore. Amen.
IL VANGELO DI OGGI
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse al capo dei farisei che l’aveva invitato: “Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i ricchi vicini, perché anch’essi non ti invitino a loro volta e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando dai un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti”.
UNA RIFLESSIONE PER TE
È antica ed inveterata l’usanza di allestire banchetti ed invitare parenti, amici e persone importanti e di riguardo con l’intento di allacciare con loro più stretti vincoli di amicizia, che poi potrebbero risultare all’occorrenza quanto mai proficui. Gesù nel Vangelo odierno ci invita a fare qualcosa completamente diverso: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i ricchi vicini, perché anch’essi non ti invitino a loro volta e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando dài un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti». La vera amicizia, ancor più la fraternità cristiana non si basano sul profitto immediato che se ne può trarre. La nostra generosità, il vero altruismo non si attende mai compensi umani, anzi molto spesso il dono è gratuito e perfino dato nel segreto per evitare anche il plauso degli uomini. Tutto ciò perché la fede ci detta che il Padre celeste che vede nel segreto, non mancherà di darci la giusta ricompensa in misura infinitamente superiore ad ogni umana attesa. Viene il ricordo degli invitati alle nozze, di cui leggeremo nel vangelo di domani, che con scuse diversi e banali rifiutano l’invito; il loro posto sarà preso ancora una volta dagli storpi, dai zoppi, dai ciechi. Sono loro i prediletti di Dio, debbono esserlo anche per noi.
UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!
Carissima amica ed amico, buongiorno e buon inizio di settimana. Indubbiamente anche i grandi di allora sentivano il fascino della persona di Cristo! Questa è la volta del capo dei farisei che invita a cena Gesù. Ed ecco, Lui coglie l’occasione per rompere gli schemi di una società i cui rapporti interpersonali sono basati sul tornaconto, sul perbenismo o anche solo su ciò che è ovvio: invito te a pranzo in casa mia; è poi sicuro che tu restituirai questa mia cortesia con l’invitarmi a tua volta, così niente di quello che è mio va perduto. La parola di Gesù è “dinamitaria” ma perché, frantumando un certo modo di essere di pensare e di agire possa invece affermarsi, in tutta la sua luce, lo splendore della novità evangelica. E’ un modo d’essere a immagine e somiglianza di Dio che è, in assoluto, gratuità di Amore. L’amore non si vende, non si compra, non si misura sul “do perché tu a tua volta mi dia”. L’amore è libertà di dono. Ecco perché Gesù, sull’immagine del convito, parla di un criterio del tutto inusitato di invitare. Al banchetto della mia vita chi voglio Signore? Questa mattina ti invito a chiedertelo con sincerità. I tuoi rapporti sono “giocati” sull’interesse personale? Dai per avere il contraccambio, oppure do e ti doni per la gioia di effondere quello che da Dio Amore gratuito e da Lui solo ricevi? Nella preghiera eleva al Signore questa invocazione: “Mio Dio, che per amore mi hai creato e per amore incondizionatamente gratuito mi hai redento, coltiva nel mio cuore la gratuità. Amen”.
BUONA GIORNATA, BUON INIZIO DI SETTIMANA E IL SIGNORE TI BENEDICA.