Pensiero del giorno 6 novembre 2024

 

PREGHIERA DEL MATTINO

Signore, mi hai protetto, con i miei cari, durante la notte. Un giorno nuovo ci aspetta. So che anch’esso sarà avvolto dalla tua bontà e dalla tua potenza. Fa’ che ne diventiamo consapevoli; concedici di accorgerci che ci sei vicino. Fa’ che la tua presenza salutare si manifesti anche agli altri nelle nostre parole e nei nostri atti. Rendici pazienti e comprensivi verso i nostri fratelli. Perché tu vuoi che facciamo conoscere al mondo la tua benevolenza. Se questa è la tua volontà, concedici di essere gli annunciatori del tuo Vangelo. Così, chi ti cerca ti troverà più facilmente e i credenti si rallegreranno della tua vita. Amen.

IL VANGELO DI OGGI

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, siccome molta gente andava con lui, Gesù si voltò e disse: “Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Chi non porta la propria croce e non viene dietro di me, non può essere mio discepolo. Chi di voi, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolarne la spesa, se ha i mezzi per portarla a compimento? Per evitare che, se getta le fondamenta e non può finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro. Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda un’ambasceria per la pace. Così chiunque di voi non rinunzia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo”.

UNA RIFLESSIONE PER TE

È duro il linguaggio che Gesù usa per invitare i suoi e tutti noi a seguirlo in modo totale: egli esige un superamento radicale da ogni legame terreno, anche dagli affetti più spontanei. Arriva a dirci che dobbiamo avere una interiore disposizione a dare perfino la nostra vita, se questa ci viene richiesta, come testimonianza di fedeltà a lui. Per nostra fortuna abbiamo esempi luminosissimi ed innumerevoli di sante e di santi, di martiri e di eroi, che con tutta la loro vita hanno testimoniato la loro completa dedizione al Signore. Possiamo dunque dedurre alla luce della storia che la radicalità evangelica, per quanto difficile, è comunque praticabile con la forza della fede, l’intensità dell’amore a Dio e soprattutto con la sua grazia. Sono ancora tanti e tante a lasciare tutto per seguire Cristo ed affermare concretamente il suo primato. Nonostante la crisi di vocazioni religiose e sacerdotali, sono ancora migliaia e migliaia nel mondo le persone che, sulla scia dei primi discepoli e sull’esempio di Cristo, obbediente, povero e casto, lasciano tutto, ma veramente tutto, per dare la vita a lui. Il materialismo, il consumismo, la brama dei beni terreni, distolgono ai nostri giorni dalla sequela del Signore: ci vogliono fede e coraggio non comuni per lasciare tutto ciò che il mondo può offrire, cedere volontariamente ad una povertà totale e sperare solo nei beni futuri. Il mondo ha comunque urgentissimo bisogno di esempi chiari di distacco dalle cose materiali e di una visione più spirituale della vita. È il ruolo a cui il Signore ha chiamato i monaci e tutta la schiera dei consacrati.

UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!

Carissima amica ed amico, buongiorno. Non si può essere discepoli di uno che si è radicalmente spogliato di tutto fino a condividere la nostra povertà esistenziale, fino a farsi “servo”, e al contempo alimentare la cultura dell’accumulo a fronte di una crescente povertà. L’autodelimitazione è un dovere prioritario oggi. Un dovere che ricade su ogni cittadino di questa terra, ma a cui il cristiano è chiamato anche in forza del suo innesto in Cristo per il battesimo: quanto qualifica e definisce l’appartenenza a lui è questa assunzione dell’impegno a condurre una vita all’insegna della sobrietà, per una distribuzione delle risorse attenta alle necessità dei fratelli, e quindi all’insegna della carità. Questa mattina ti invito a far risuonare in te l’invito di Gesù, senza tentare riduzioni indebite, ma disposto a trovare vie di realizzazione. Nella preghiera eleva al Signore la tua supplica dicendo: “Apri, Signore, le mie mani e il mio cuore alle necessità dei fratelli, così che quanti mi avvicinano possano percepire il tuo amore provvido di Padre ed io sia riconosciuto da Cristo quale suo discepolo. Amen”.

BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA.