Ensiero del giorno 11 dicembre 2024

 

PREGHIERA DEL MATTINO

O Signore, Pastore eterno, mostrati misericordioso verso di noi che siamo il tuo gregge e per intercessione di San Damaso, Sommo Pontefice, che hai voluto porre a capo di tutta la Chiesa, aiutaci sempre con la tua protezione. Amen.

IL VANGELO DI OGGI

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, rispondendo Gesù disse: “Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero”.

UNA RIFLESSIONE PER TE

Le letture di oggi ci conducono a meditare sulla potenza e la tenerezza di Dio. È un Dio che non si stanca mai, che dona forza ai deboli e che invita ogni cuore affaticato a trovare ristoro in Lui. In questo cammino di Avvento, siamo chiamati a scoprire che, nella nostra fragilità, possiamo trovare nuova energia affidandoci alla forza e all’amore di Dio.

Dio non si stanca: Egli è la nostra forza.

Isaia ci invita a riflettere sulla grandezza di Dio: “Dio eterno è il Signore, che ha creato i confini della terra. Egli non si affatica né si stanca”. È un’immagine che ci rassicura: anche quando ci sentiamo soli, quando consideriamo che Dio ha dimenticato la nostra strada, la sua forza è sempre presente per sostenerci. Isaia sottolinea che Dio dà forza allo stanco e moltiplica il vigore dello spossato. Persino i giovani, con tutta la loro energia, possono inciampare, ma chi spera nel Signore “mette ali come aquile, corre senza affannarsi, cammina senza stancarsi”. Questa è la promessa che Dio fa a ciascuno di noi: nella sua potenza, possiamo trovare il rinnovamento delle nostre forze, fisiche e spirituali.

La misericordia che guarisce e rinnova

Il Salmo responsoriale ci conduce a lodare Dio per i suoi benefici: “Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue infermità, salva dalla fossa la tua vita”. È un inno alla misericordia di Dio, che non si limita a perdonare, ma risana e rinnova. Il Salmista ci invita a ricordare i benefici ricevuti da Dio, perché spesso dimentichiamo quanto Lui sia presente e attivo nella nostra vita. In questo Avvento, siamo chiamati a rinnovare la gratitudine per il suo amore, un amore che non ci tratta secondo i nostri peccati, ma secondo la sua bontà infinita.

Venite a me: il ristoro che Gesù offre

Nel Vangelo, Gesù si rivolge a tutti coloro che sono affaticati e oppressi: “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro”. È un invito che risona profondamente nella nostra vita, soprattutto nei momenti in cui ci sentiamo sopraffatti dal peso delle difficoltà. Gesù non solo ci promette ristoro, ma ci invita a prendere il suo giogo. Questo giogo, che potrebbe sembrare un peso, è in realtà un modo per condividere il cammino con Lui. “Imparate da me, che sono mite e umile di cuore”: seguire Gesù significa apprendere la sua mitezza e trovare in Lui la pace per la nostra vita. Il “peso leggero” di cui parla Gesù non è l’assenza di difficoltà, ma la possibilità di vivere ogni prova con la certezza che Lui è accanto a noi, che il suo amore ci sostiene e ci guida.

Un cammino verso il ristoro e la forza

Le letture di oggi si intrecciano in un messaggio di consolazione e speranza. Isaia ci ricorda che Dio non si stanca mai di noi, il Salmo celebra la sua misericordia che guarisce e rinnova, e il Vangelo ci invita a trovare ristoro nel cuore mite e umile di Gesù.

Pista di attualizzazione

Per rendere operativa la Parola di oggi, vi propongo alcune piste concrete:

1. Affidarsi alla forza di Dio: Nei momenti di stanchezza, ripetiamo le parole di Isaia: “Quanti sperano nel Signore riacquistano forza” . Impariamo a confidare in Lui, anche quando ci sentiamo sopraffatti.

2. Vivere la gratitudine: Dedichiamo un momento della giornata per ringraziare Dio per i suoi benefici, ricordando una grazia concreta che abbiamo ricevuto.

3. Imparare da Gesù: Riflettiamo su cosa significa prendere il giogo di Gesù. Quale atteggiamento di mitezza o umiltà possiamo adottare nella nostra quotidianità per vivere il suo stile di vita?

4. Essere strumenti di ristoro per gli altri: Come Gesù offre ristoro ai cuori affaticati, cerchiamo di portare conforto a chi è in difficoltà, con una parola gentile, un gesto di sostegno o semplicemente ascoltando.

Cari fratelli e sorelle, Dio è il nostro rifugio e la nostra forza. Lasciamoci rinnovare dal suo amore e camminiamo con fiducia verso la gioia del Natale, sapendo che Egli non si stanca mai di prendersi cura di noi. Amen.

 

BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA.