Pensiero del giorno 20 dicembre 2024

 

PREGHIERA DEL MATTINO

Signore, risveglia la tua potenza e vieni: affinché quelli che confidano nella tua bontà, siano presto liberati da ogni avversità. Amen.

IL VANGELO DI OGGI

+ Dal Vangelo secondo Luca

Nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: “Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te”. A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L’angelo le disse: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine”. Allora Maria disse all’angelo: “Come è possibile? Non conosco uomo”. Le rispose l’angelo: “Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio”. Allora Maria disse: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”. E l’angelo partì da lei.

 

UNA RIFLESSIONE PER TE

 

le letture di oggi ci conducono nel cuore del mistero del Natale: l’annuncio della venuta di Emmanuele, “Dio con noi”. È un messaggio di speranza e di fiducia, che ci invita a contemplare il dono della presenza di Dio nella nostra vita e ad accoglierlo con il cuore aperto e disponibile.

Un segno di speranza per un popolo in crisi

Nel libro del profeta Isaia, il contesto è quello di una grave crisi. Àcaz, re di Giuda, è angosciato di fronte alle minacce dei suoi nemici e rifiuta di chiedere un segno al Signore, mostrando una fede debole e incerta. Isaia però risponde con fermezza: “Il Signore stesso vi darà un segno: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele”. Il nome Emmanuele, che significa Dio con noi, rappresenta una promessa di salvezza e protezione. Dio non abbandona il suo popolo, ma si fa vicino per condividere le sue paure e per portare luce nelle tenebre. Anche oggi, Dio continua ad offrirci segni della sua presenza, soprattutto nei momenti di difficoltà. Sta a noi riconoscerli e fidarci di Lui.

Il Salmo: cercare il volto di Dio

Il Salmo responsoriale ci invita a cercare il volto di Dio con cuore puro e mani innocenti: “Chi potrà salire il monte del Signore? Chi potrà stare nel suo luogo santo?”. Maria, la piena di grazia, è il modello perfetto di chi si lascia trovare da Dio. La sua purezza e la sua umiltà le permettono di accogliere il dono della maternità divina. Anche noi, in questo tempo di Avvento, siamo chiamati a purificare il nostro cuore, a liberarci da ciò che ci distoglie dalla sua presenza ea preparare il nostro animo per incontrare il Signore.

Maria, modello di fede e disponibilità

Nel Vangelo, l’angelo Gabriele annuncia a Maria il mistero dell’Incarnazione: “Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te” . Maria, pur turbata, ascolta e risponde con fiducia: “Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola”. La disponibilità di Maria ci insegna cosa significa fidarsi di Dio. Non chiede spiegazioni oltre quanto le è rivelato, non certezze umane, ma si affida completamente alla Parola del Signore. Il suo “sì” diventa il momento in cui si compie la storia della salvezza: il Verbo di Dio si fa carne per abitare in mezzo a noi. Questo episodio ci invita a riflettere sul nostro modo di accogliere la volontà di Dio. Siamo capaci di dire “sì” con fiducia, anche quando non comprendiamo pienamente il suo piano? Maria ci ricorda che ogni “sì” detto a Dio porta frutto e apre le porte a meraviglie impreviste.

Un cammino di fiducia e accoglienza

Le letture di oggi ci spingono a rinnovare la nostra fiducia in Dio, che è fedele alle sue promesse e sempre presente accanto a noi. Il segno di Emmanuele, Dio con noi, ci ricorda che non siamo mai soli, anche nelle sfide più grandi. Maria ci mostra che l’accoglienza della Parola di Dio trasforma la nostra vita e quella degli altri.

Pista di attualizzazione

Per rendere concreta la Parola di oggi, vi proponiamo alcune piste di riflessione e azione:

1. Accogliere i segni di Dio: Come Àcaz, possiamo essere tentati di non chiedere un segno. Oggi, però, fermiamoci a riflettere sui piccoli segni che Dio ci dona nella quotidianità per ricordarci la sua presenza.

2. Imitare Maria nella fiducia: Dedichiamo un momento alla preghiera personale, chiedendo a Dio la forza di dire il nostro “sì” con umiltà e fiducia, anche nelle situazioni difficili.

3. Preparare un cuore puro: Come il Salmo ci invita, purifichiamo il nostro cuore da egoismi, paure o attaccamenti inutili, per essere pronti a incontrare il Signore.

4. Essere segni di Dio per gli altri: Nel nostro contesto familiare, lavorativo o comunitario, possiamo essere riflesso dell’amore di Dio, offrendo un ascolto sincero, un gesto di solidarietà o una parola di speranza.

Cari fratelli e sorelle, il Natale si avvicina. Riconosciamo in Gesù il segno dell’amore di Dio per ciascuno di noi. Come Maria, apriamo il cuore e lasciamo che il Signore agisca in noi per portare luce e gioia al mondo. Amen.

 

BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA.