Pensiero del giorno 21 dicembre 2024
PREGHIERA DEL MATTINO
Signore, accordaci di poterci gloriare della solennità dei tuo beato Apostolo Tommaso: così che e siamo sempre sostenuti dal suo patrocinio, e noi ne imitiamo la fede con una conveniente devozione. Amen.
IL VANGELO DI OGGI
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni, Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: “Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore”.
UNA RIFLESSIONE PER TE
le letture di oggi ci parlano di un incontro: quello dell’amato e dell’amata nel Cantico dei Cantici, e quello tra Maria ed Elisabetta nel Vangelo. Entrambi gli episodi ci invitano a riflettere sulla gioia dell’attesa e sul rinnovamento che nasce dall’incontro con Dio e con i suoi segni nella nostra vita.
Il canto dell’amore: un invito alla gioia
Il Cantico dei Cantici celebra l’amore tra l’amato e l’amata, un amore pieno di vita, che trasforma il paesaggio e rinnova la speranza: “L’inverno è passato, il tempo del canto è tornato”. Questa immagine non è solo poetica, ma profondamente spirituale. L’amato rappresenta Dio, che viene a incontrare il suo popolo con tenerezza e desiderio. L’amata, simbolo dell’umanità, è chiamata a rispondere a questo amore, alzandosi e andando incontro al suo Dio. Anche noi siamo invitati a riconoscere la voce dell’Amato che ci chiama, a lasciarci raggiungere dal suo amore che rinnova ogni cosa. Questo tempo di Avvento è il tempo del canto e della speranza, in cui ci prepariamo a ricevere il dono più grande: Dio che si fa uomo per abitare con noi.
Maria ed Elisabetta: un incontro di gioia e fede
Il Vangelo ci presenta l’incontro tra Maria ed Elisabetta, un momento straordinario in cui la gioia della salvezza si manifesta in modo tangibile. Maria, portatrice di Cristo, si alza e va in fretta da Elisabetta, portando con sé la presenza viva di Dio. Appena Elisabetta sente il saluto di Maria, il bambino nel suo grembo, Giovanni, sussulta di gioia. Questo susulto è un segno profondo: Giovanni riconosce la presenza del Messia già prima della sua nascita. Elisabetta, colmata di Spirito Santo, proclama la beatitudine di Maria: “Beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto”.
Questo incontro ci insegna due cose fondamentali:
1. La gioia della presenza di Dio: Maria porta in sé Gesù, e la sua vicinanza suscita gioia e speranza. Anche noi siamo chiamati a portare Cristo nella nostra vita quotidiana, rendendo visibile la sua presenza attraverso gesti di amore e carità.
2. La fede che trasforma: Elisabetta riconosce in Maria non solo una parente, ma la “madre del mio Signore”. La fede rende possibile l’incontro con Dio e ci spinge a riconoscere i suoi segni nella nostra vita.
L’invito a rialzarsi e andare incontro al Signore
Le parole del Cantico dei Cantici e l’atteggiamento di Maria ci invitano a un movimento: “Alzati, amica mia… vieni, presto!”. Questo non è solo un invito a un’azione fisica, ma un cambiamento interiore: siamo chiamati a lasciare le nostre paure, le nostre abitudini e a rispondere con prontezza all’invito di Dio. Maria, con il suo “sì” fiducioso, è il modello perfetto di questa risposta. Si alza e va in fretta verso Elisabetta, diventando segno concreto della presenza di Dio. Come lei, anche noi siamo chiamati ad alzarci ea portare agli altri la gioia e la speranza che nascono dalla fede.
Un cammino di incontro e gioia
Le letture di oggi ci ricordano che l’amore di Dio è vivo e operante. Egli viene incontro a noi come l’amato che cerca l’amata, e ci invita a rispondere con fiducia e gioia. Maria ed Elisabetta ci mostrano che l’incontro con Dio e con gli altri rinnova la vita, portando pace, speranza e trasformazione.
Pista di attualizzazione
Per rendere concreta la Parola di oggi, vi propongo alcune piste:
1. Alzarsi e rispondere alla chiamata di Dio: Riflettiamo su come possiamo rispondere con prontezza alla chiamata del Signore nella nostra vita, seguendo l’esempio di Maria.
2. Portare la gioia agli altri: Come Maria ha portato la presenza di Cristo a Elisabetta, anche noi possiamo essere strumenti di gioia e speranza per chi ci circonda, attraverso gesti di vicinanza e solidarietà.
3. Riconoscere i segni di Dio nella nostra vita: Dedichiamo un momento alla preghiera e alla riflessione per riconoscere come Dio si rende presente nella nostra quotidianità, attraverso le persone e gli eventi.
4. Essere annunciatori di gioia: Ispirati dal Cantico dei Cantici, portiamo nei nostri ambienti uno spirito di speranza e fiducia, ricordando che il tempo del canto è tornato, perché il Signore viene a salvarci.
Cari fratelli e sorelle, il Natale è vicino. Accogliamo con gioia e gratitudine la presenza di Dio, che viene a incontrarci, e diventiamo testimoni del suo amore che rinnova ogni cosa. Amen.
BUON FINE SETTIMANA, BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA.