Pensiero del giorno 13 aprile 2025

Ave Maria 

In questa Settimana Santa come ogni anno vogliamo meditare ogni giorno le 7 Parole di Gesù in Croce.

Dovrebbe essere per ciascuno di noi un tempo forte di preghiera e riflessione e di far compagnia a Gesù nella Sua Dolorosa Passione patita per amore nostro.

Quest anno vi propongo le riflessioni sulle 7 parole tratte dal libro delle “24 ore della Passione” della Serva di Dio Luisa Piccarreta

Prima ora di agonia sulla croce   VENTESIMA ORA Da mezzogiorno all’1 Prima ora di agonia sulla croce

Prima parola:

“Padre, perdona loro, ché non sanno quel che fanno”

Crocifisso mio Bene, ti vedo sulla croce come sul tuo trono di trionfo, in atto di conquistare tutto e tutti i cuori e di attirarli tanto a te, che tutti sentano il tuo sovrumano potere. La natura, inorridita di tanto misfatto, si prostra innanzi a te ed in silenzio aspetta un tuo detto, per renderti onore e far riconoscere il tuo dominio; il sole piangente ritira la sua luce, non potendo sostenere la vista di te, troppo dolorosa; l’inferno sente terrore e, silenzioso, aspetta. Sicché tutto è silenzio. La tua trafitta Mamma, i tuoi fidi, sono tutti muti e pietrificati alla vista, ahi! troppo dolorosa della tua squarciata e slogata umanità e, silenziosi, aspettano una tua parola. La tua stessa umanità che giace in un mare di dolori tra gli spasimi atroci dell’agonia, è silenziosa, tanto che si teme che da un respiro all’altro tu muoia. Che più? Gli stessi perfidi giudei, gli stessi spietati carnefici che sino a poco fa ti oltraggiavano, ti schernivano, ti chiamavano impostore, malfattore, gli stessi ladroni che ti bestemmiavano, tutti tacciono, ammutoliscono; il rimorso li invade e, se qualche insulto si sforzano di lanciarti, questo muore sulle loro labbra. Ma penetrando nel tuo interno, vedo che l’amore rigurgita, ti soffoca e non puoi contenerlo e, costretto dal tuo amore, che ti tormenta più delle stesse pene, con voce forte e commovente tu parli. Da quel Dio che sei, levi i morenti tuoi occhi al cielo ed esclami: “Padre, perdona loro, ché non sanno quel che fanno!”. E di nuovo ti chiudi nel silenzio, immerso in pene inaudite. Crocifisso Gesù, possibile tanto amore? Ah! Dopo tante pene ed insulti, la prima parola è il perdono e ci scusi innanzi al Padre di tanti peccati. Ah! Questa parola la fai scendere in ogni cuore dopo la colpa, e sei tu il primo ad offrire il perdono. Ma quanti la respingono, e non l’accettano! Il tuo amore allora va in follie, perché tu, smaniando, vuoi dare a tutti il perdono ed il bacio di pace. A questa tua parola l’inferno trema e ti riconosce Dio, la natura e tutti restano attoniti e riconoscono la tua Divinità, il tuo inestinguibile amore e, silenziosi, aspettano per vedere dove esso giunge. E non è solo la tua voce, ma anche il tuo sangue, le tue piaghe, che gridano ad ogni cuore dopo il peccato: “Vieni nelle mie braccia, ché ti perdono e il suggello del perdono è il prezzo del mio sangue”. O mio amabile Gesù, ripeti ancora questa parola a quanti peccatori stanno nel mondo. Per tutti implora misericordia, per tutti applica i meriti infiniti del tuo preziosissimo sangue, per tutti, o buon Gesù, continua a placare la divina giustizia e dà grazia a chi, trovandosi in atto di dover perdonare, non ne sente la forza. Mio Gesù, Crocifisso adorato, in queste tre ore di amarissima agonia tu vuoi dare compimento a tutto. E mentre, silenzioso, te ne stai su questa croce, vedo che nel tuo interno vuoi soddisfare in tutto il Padre. Lo ringrazi per tutti, soddisfi tu per tutti, per tutti chiedi perdono e a tutti impetri grazia che mai più ti offendano; e per impetrare ciò dal Padre, riepiloghi tutta la tua vita, dal primo istante del tuo concepimento fino all’ultimo respiro. Mio Gesù, amore interminabile, lascia che anch’io riepiloghi tutta la tua vita con te, con l’inconsolabile Mamma, con San Giovanni e con le pie donne. Mio dolce Gesù, ti ringrazio delle tante spine che hanno trafitto la tua adorabile testa, delle gocce di sangue da questa versate, dei colpi che su di essa hai ricevuti e dei capelli che ti hanno strappato. Ti ringrazio di quanto bene hai fatto e hai impetrato a tutti, dei lumi e delle buone ispirazioni che ci hai date e di quante volte hai perdonato tutti i nostri peccati di pensieri, di superbia, di orgoglio e di propria stima. Ti chiedo perdono a nome di tutti, o mio Gesù, di quante volte ti abbiamo coronato di spine, di quante gocce di sangue ti abbiamo fatto versare dal sacratissimo tuo capo, di quante volte non abbiamo corrisposto alle tue ispirazioni. Per tutti questi dolori da te sofferti ti prego, o buon Gesù, d’impetrarci la grazia di non commettere mai più peccati di pensieri. Intendo ancora offrirti tutto ciò che soffristi nella tua santissima testa, per darti tutta quella gloria che le creature ti avrebbero dato se avessero fatto buon uso della loro intelligenza. 

Riflessioni e pratiche

Il dolce Gesù prega per i suoi carnefici, anzi li scusa. E noi, facciamo nostra la preghiera di Gesù, per scusare continuamente i peccatori innanzi al Padre e per impetrare loro misericordia, anche per quelli che ci offendessero?