Pensiero del giorno 18 aprile 2025

 

Sesta parola:

“Tutto è consumato!”

Morente mio Bene, il mare interminabile delle tue pene, il fuoco che ti consuma e più che tutto il Volere Supremo del Padre, che vuole che tu muoia, non ci fanno più sperare che tu possa continuare a vivere. Ed io, come potrò vivere senza di te? Già le forze ti mancano, gli occhi si velano, il volto si trasforma e si copre di pallore mortale, la bocca è semiaperta, il respiro affannoso ed interrotto, tanto che non vi è più speranza che ti possa rianimare. Al fuoco che ti brucia, sottentra un gelo ed un sudore freddo che ti bagna la fronte. I muscoli e i nervi si contraggono sempre di più per l’acerbità dei dolori e per le trafitture dei chiodi, le piaghe si squarciano ancora; ed io tremo, mi sento morire. Ti guardo, o mio Bene, e vedo scendere dai tuoi occhi le ultime lacrime, foriere della vicina morte, mentre a stento fai sentire ancora una parola: “Tutto è consumato!”. O mio Gesù, già tutto hai esaurito, altro non ti resta, l’amore è giunto al suo termine. Ed io, mi son consumata tutta del tuo amore? Qual ringraziamento non dovrò io renderti, qual non dovrà essere la mia gratitudine per te? O mio Gesù, intendo riparare per tutti, riparare le incorrispondenze al tuo amore, e consolarti degli affronti che ricevi dalle creature mentre ti stai consumando d’amore sulla croce.