Novena di Fatima V giorno

 

Agire per mezzo di Maria

Cosa significa e come si fa? Fare tutte le cose per Maria, concerne l’intenzione interiore. Significa imparare ad agire sempre, comunque, ovunque, qualunque cosa si faccia, si dica o si pensi in unione con le intenzioni dello spirito di Maria.

Questo lo si fa fondamentalmente per due motivi:

1) il valore di una azione davanti a Dio dipende soprattutto dalle intenzioni con cui la si compie. Questa è una cosa importantissima, la purezza di intenzione consiste nel fare una cosa solo per la gloria di Dio e la salvezza delle anime. Noi purtroppo siamo inquinati dalla colpa originale e dai nostri peccati personali pertanto, trovandoci in questo stato, è impossibile avere delle intenzioni pure, questo vale anche per i santi. Bisognerebbe essere immacolati ma tali lo sono soltanto Dio, Gesù e la Vergine Maria. Pertanto, come creatura agli occhi di Dio, il valore delle nostre azioni è sempre modesto e quindi non certamente degno della Sua infinita maestà. Il merito di stare in grazia di Dio e di compiere un’azione buona in sé o comunque indifferente – come ad esempio le azioni comuni, il mangiare, il bere, etc. – dipende dal grado di carità che ci si mette in quella azione. Io posso anche cucinare ma, in funzione del grado di amore che metto in quella azione, essa risulterà più meritoria di una predica bellissima fatta da un predicatore privo di amore di Dio o, addirittura, pieno di orgoglio e pieno di sé, di vana compiacenza per quello che sta dicendo o facendo. Questo concetto, da un lato, potrebbe darci tanto fervore, nel senso che qualunque cosa noi facciamo purché sia nella volontà di Dio, sia il nostro lavoro da fare quale nostro dovere di ogni giorno (cioè la Volontà di Dio), se ci mettiamo una grande dose ed intensità di carità noi guadagneremo grandemente per il Regno dei Cieli. Sant’Alfonso de’ Liguori diceva che la purezza d’ intenzioni è come un celeste alchimia che trasforma il grezzo delle nostre azioni materiali in oro di puro amore. Queste possono essere azioni semplici ed anche banali, come pulire la casa, far qualcosa anche di puro lavoro ordinario. Tutto diventa oro prezioso. In forza di questa verità, noi possiamo capire come sia importante abituarsi a fare ogni cosa per mezzo di Maria, facendo nostre le Sue sante intenzioni. La Madonna faceva ogni cosa, anche le azioni più ordinarie, non solo in vista della maggior gloria di Dio ma della “Maxima Dei Gloriam”. Questa espressione piaceva molto a san Massimiliano Kolbe che diceva “dobbiamo fare tutto per la massima gloria di Dio”.

2) Il secondo motivo per cui dobbiamo fare tutto per Maria è che noi non sappiamo dove e’ la massima gloria di Dio in concreto, invece Maria lo sa. In questo modo, unendosi al Suo spirito ed alle Sue intenzioni e rinunciando al proprio con un atto di espropriazione – che è già incluso nella Consacrazione ma va rinnovato di frequente – si consente alla Madonna di prendere possesso del proprio agire e di indirizzarlo almeno alla maggiore gloria di Dio anche se essa rimane sconosciuta e ignota. L’unione con lo spirito e le intenzioni di Maria, realizza due effetti fondamentali per l’animo del consacrato: innanzi tutto la dipendenza da Maria, con questo esercizio si impara gradualmente ad agire solo unitamente alle Sue intenzioni quasi che si abbia paura a non agire attraverso di Lei perché ci si rende conto di quanto sia facile sporcare il proprio agire perché le nostre intenzioni non sono pure. Ricordiamoci cosa disse Gesù sulle cose pure ed impure: “E’ ciò che esce dall’uomo che lo rende impuro non ciò che entra!” Quando dal cuore dell’uomo escono le cattive intenzioni, qualsiasi cosa si fa diventa marcia.

Questa abitudine forma nel consacrato l’abito della ubbidienza perché apre il cuore e la mente allo spirito di Maria e consente di capire gradualmente i voleri di Maria che ella comunica in maniera misteriosa ma reale.

Come fare in pratica a vivere in questa dimensione spirituale? Quali esercizi praticare?

Prima di ogni azione, bisogna rinunciare con un atto intenzionale al proprio spirito, alle proprie idee, alle proprie intenzioni e consegnarsi allo spirito di Maria per essere mossi e guidati secondo il suo volere, per agire secondo le Sue intenzioni. Gradualmente si inizierà ad agire su impulso di Maria ossia in modo conforme ai suoi voleri e con la grazia che Ella stessa ci comunica. Con questo esercizio quotidiano, esercizio paziente, poiché non si può ottenere tutto immediatamente, Maria diventa la causa, il motore spirituale della nostra vita e di tutte le nostre azioni, in un certo qual modo, il mezzo nobilissimo di cui noi ci serviamo per fare tutto. Nel corso del tempo, la fedeltà a tutto ciò, porterà il consacrato ad una grande docilità ai voleri della Madonna. Non pensiamo che sia tutto nostro sforzo, proprio il contrario, il nostro sforzo è esatto da Dio, dobbiamo fare la nostra parte ma poi il resto lo fa la grazia di Dio. Quando la Madonna vede questa generosità, subentra poi una azione specialissima che è come se l’anima venisse plasmata in modo da diventare così docile ai voleri della Madonna ed anche in grado di percepire tali voleri. Questo non significa rinunciare alla direzione spirituale, ma si instaura un canale preferenziale di comunicazione rispetto alle altre anime che questa Consacrazione non la vivono.

Fonte

Fra Pietro M Pedalino, corso di consacrazione