Pendiero del giorno 18 maggio 2025

 

Don Mario 

PREGHIERA DEL MATTINO

Signore, mio Dio, è con te che voglio cominciare questa nuova giornata. Ti ringrazio di questa mattina, e di essere sempre presente per me. Tu mi hai mostrato in tuo Figlio fino a che punto vuoi esserci vicino, e l’hai mostrato a me e a tutti gli uomini. Il suo amore ci fa vedere il cammino. È il tuo amore che vogliamo vivere. Tuo Figlio ci ha lasciato in testamento un comandamento: dobbiamo amarci gli uni gli altri come egli stesso ci ha amati. Concedimi la forza di amare anche coloro che non mi invitano a farlo e di riconoscere anche in loro il volto di tuo Figlio. Fammi diventare oggi il segno del tuo amore, affinché altri possano riconoscerti. Amen.

IL VANGELO DI OGGI

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Quando Giuda fu uscito [dal cenacolo], Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».

UNA RIFLESSIONE PER TE

Poteva sgorgare soltanto dal cuore e dalle labbra di Cristo il comandamento nuovo. Egli soltanto ha potuto gridare al mondo: «Che vi amiate gli uni gli altri». Soltanto Cristo poteva determinare un chiaro ed inconfutabile termine di paragone: «Come io ho amato voi così amatevi anche voi gli uni gli altri». Egli stesso aveva stabilito come esprimere il massimo dell’amore: «Non esiste un amore più grande di questo, dare la vita…». Esattamente come Egli ha fatto con la sua volontaria immolazione sulla croce. Gesù aggiunge che sarà proprio il compimento del suo nuovo comandamento, praticato eroicamente da suoi fedeli, a convincere altri ad abbracciare la stessa fede. E’ vero che l’amore, quando è vissuto nel modo migliore, sull’esempio di Cristo, esercita un fascino irresistibile e diventa il migliore mezzo di attrazione alla fede. Dobbiamo riflettere anche sul contrario; viene da pensare che se il cristianesimo non ha ancora raggiunto la sua migliore espressione e diffusione in questo nostro mondo, lo dobbiamo sicuramente anche alla mancanza di amore da parte di noi credenti. Quando Gesù parla della sua glorificazione, include nel suo discorso tutta la sua storia, conformata perfettamente alla volontà del Padre, include anche la sua passione. Ciò vuol dire che l’amore del cristiano passa inevitabilmente nell’arduo percorso del calvario, non si arresta, anche se ne è tentato, nella gloria e nella beatitudine del Tàbor. Amore è anche sacrificio, conduce però sempre verso la pasqua, verso la glorificazione. Questa è la vera forza del cristianesimo, questa è l’energia che sgorgata dalla croce, diventa amore, diventa spesso anche passione che è però preludio di risurrezione.

UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!

Carissima amica ed amico, buongiorno e buona domenica. Come mai si definisce “nuovo” un comandamento che era noto già fin dall’Antico Testamento?”. La novità consiste soprattutto nella misura di amare, racchiuso in quell’avverbio: “Come”. «Che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri». Lui per primo ci ha amato. Non esiste un’altra via che porti verso questo comandamento nuovo, non esiste altra “scuola dell’amore” se non fare esperienza dell’amore di Gesù, lasciandosi innanzitutto amare da Lui. Tocca, quindi, a noi lasciarci amare, accettare che Gesù ci ami, quasi malgrado noi stessi, chiunque noi siamo, così come siamo, peccatori come siamo, ma capaci di essere guariti dal suo amore. Si tratta di entrare in una meravigliosa catena di amore, che comincia dal Padre, passa attraverso il Figlio e lo Spirito e giunge ad avvolgere anche noi. Gesù è venuto a mostrare sulla terra questa catena di “come” e a svelare il nostro proprio posto di umile anello in questa collana che ci tiene tutti avvinti nel suo Amore. «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore». Questa mattina ti invito a meditare sulla espressione di Chiara Lubich: “L’amore reciproco è dunque l’abito dei cristiani comuni che, vecchi e giovani, uomini e donne, sposati o meno, adulti e bambini, ammalati o sani possono indossare per gridare dovunque e sempre, con la propria vita, Colui nel quale credono, Colui che vogliono amare”. E tu, vuoi amare Dio? Ora conosci il come si ama. Prova anche tu a fare cose nuove, perché se l’amore potesse parlare, credo che potrebbe fare sue le stesse parole di Gesù.

BUONA GIORNATA, BUONA DOMENICA E IL SIGNORE TI BENEDICA.