Pensiero del giorno 19 giugno 2025
PREGHIERA DEL MATTINO
Scorre la vita e i nostri giorni volgono alla fine. Fin che c’è dato tempo leviamoci a dar lode a Cristo Signore. Teniamo accese le lampade perché il Giudice dell’universo sta per giudicare tutte le genti. Amen.
IL VANGELO DI OGGI
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Pregando non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche voi; ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe”.
UNA RIFLESSIONE PER TE
Gesù ci dice che non c’è bisogno di importunare Dio con lunghe preghiere, “perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate”. Ad una preghiera fatta di tante parole, Gesù oppone una preghiera breve, semplice, ricca di familiarità. È proprio infatti di ogni rapporto familiare esprimere cose profonde, che vanno al cuore di chi viene invocato e di chi per fiducia ha colto nel proprio cuore tale invocazione. E’ questo il segreto della brevità e dell’intimità del “Padre Nostro”. In esso si sprigionano le grandi richieste, che tengono in sinergia i due contraenti in un amichevole dialogo. Si proclama che venga il suo regno, che sia conosciuto il suo nome, che sia fatta la sua volontà. Si fa poi filiale e doverosa richiesta del pane quotidiano, cioè del sostentamento della vita, della remissione dei propri peccati, con la promessa sincera di condonarli anche agli altri, e di essere liberati dal male. Ci sono ancora due aspetti da considerare nel “Padre nostro”. La paternità universale di Dio “agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti, ma è anche al di sopra di tutti”. Nessuno può appropriarsi di lui per i propri progetti. Da qui nasce una fondamentale e fondamentale fraternità che è qualcosa di molto di più di una seria amicizia. La preghiera del “Padre nostro” non dovrebbe mai sparire dalle nostre labbra di figli. Oltre tutto ci è stata comandata da Gesù stesso, Figlio unigenito del Padre, consegnata personalmente nel giorno in cui la Chiesa ci generava come figli nel Figlio
UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!
Carissima amica ed amico, buongiorno. La preghiera non solo purifica e guarisce i cuori, ma deve essere a sua volta guarita dalle sue malattie che però hanno una origine profonda, si legano alla nostra psiche spesso fragile e insicura. Gesù ci propone come via la preghiera del Padre nostro. Essa è una preghiera che più che una formula è un modo di leggere la realtà, di comprendere ciò per cui conta vivere e lottare, ciò su cui dobbiamo fermare l’attenzione. Una preghiera che però ha una condizione fondamentale perché venga pregata nella verità: il perdono. Il perdono invera le nostre parole. Se esso viene a mancare la nostra preghiera non solo rischierà di sprecare parole ma soprattutto di essere svuotata dell’amore che deve abitarla. Questa mattina ti formulo lo stesso invito di Tertulliano: “Oggi, lungo la giornata, mi soffermerò a meditare e a pregare profondamente e semplicemente il Padre nostro di Gesù, questa preghiera stupenda, “che è il breviario di tutto il Vangelo”. Come preghiera, recita il Padre nostro.
BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA.