Pensiero del giorno 1 luglio 2025
PREZIOSISSIMO SANGUE DI NOSTRO SIGNORE GESU’
PREGHIERA DEL MATTINO
O Dio onnipotente ed eterno, che hai costituito redentore del mondo il tuo unico Figlio, e hai voluto essere placato dal suo sangue, concedi a noi che veneriamo con solenne culto il prezzo della nostra salvezza, di essere liberati per la sua potenza dai mali della vita presente, per godere in cielo del suo premio eterno. Amen.
IL VANGELO DI OGGI
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, essendo Gesù salito su una barca, i suoi discepoli lo seguirono. Ed ecco scatenarsi nel mare una tempesta così violenta che la barca era ricoperta dalle onde; ed egli dormiva. Allora, accostatisi a lui, lo svegliarono dicendo: “Salvaci, Signore, siamo perduti!”. Ed egli disse loro: “Perché avete paura, uomini di poca fede?”. Quindi levatosi, sgridò i venti e il mare e si fece una grande bonaccia. I presenti furono presi da stupore e dicevano: “Chi è mai costui al quale i venti e il mare obbediscono?”.
UNA RIFLESSIONE PER TE
In questo episodio evangelico, la scena descritta si lega al tema e all’atteggiamento del discepolato. “Essendo Gesù salito su una barca, i suoi discepoli lo seguirono”. Subito si scatena una tempesta così forte che la barca scompariva tra le onde; nel frattempo Gesù dormiva. Egli vuole istruire i suoi discepoli, mettere alla prova la loro fedeltà e, soprattutto, consolidare la loro fede in lui. Per questa ragione, immediatamente prima di calmare la tempesta, rimprovera gli apostoli impauriti: “Uomini di poca fede!”. Fede significa dunque in questo caso, ed in molti altri casi, quell’affidamento pieno e totale che comincia proprio là dove le nostre forze, le nostre capacità si fermerebbero. Fede significa camminare nella dimensione di Dio, che può tutto e che mette la sua potenza a disposizione dei suoi amici. A causa della nostra debole fede, diventiamo spesso nervosi, ma il Signore Gesù non delude. Egli guida da sempre il suo popolo, sia in tempo di relativa calma che in tempo di crisi e di avversità. Lo ha promesso e lo fa: “Sarò con voi fino alla fine dei tempi”. La sequela di Cristo ha le sue difficoltà, oggi come sempre. Vedere la presenza e la mano di Dio negli avvenimenti della natura e nella storia collettiva e personale non è sempre di facile comprensione. Non mancano i momenti di prova per la nostra fede, simili a quelli della tormenta sul lago. Quando la tempesta ci flagella, quando la Chiesa di Cristo è perseguitata, quando soffriamo ingiustamente, quando siamo in crisi profonda, quando la tentazione ci assale, quando perdiamo ogni credibilità ci sembra che Gesù dorma beatamente. Allora sorge spontaneo il grido sulle nostre labbra: “Non ti importa che moriamo?”. Se il nostro grido è invocazione di soccorso, va bene, ma se è sfiducia per mancanza di fede, dovremmo ascoltare ancora il rimprovero di Gesù: “Uomini di poca fede”.
UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!
Carissima amica ed amico, buongiorno. Quando manca la fede le burrasche assumono dimensioni distruttive. Non è il silenzio, il disinteresse o l’assenza di Dio la causa delle nostre disfatte, ma è l’oscuramento dell’anima e il buio della fede che genera tempeste, violenze, sopraffazioni; ed è ancora la stessa mancanza di fede a scatenare la paura in coloro che queste tempeste le subiscono. Questa mattina ti invito a visualizzare la scena della tempesta sedata da Gesù e immaginarti sulla barca. Respira la “grande bonaccia” e chiedi di essere rafforzato nella tua interiorità perché il tuo vivere prevede anche la lotta contro ogni forma di male, fosse solo un semplice mal di testa. La fede obbliga a vivere ogni cosa nella pace, perché la pace cristiana muove dalla certezza che è Gesù a farne dono con la sua grazia. Nella preghiera eleva al Signore la tua invocazione: “Signore, non permettere mai che io mi “rassegni” ai casi della vita. Dammi una fede operante nell’amore, a causa del tuo essere con me, nella barca della mia vita consegnata a te, fiduciosa in te. Amen”
BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA.