Pensiero del giorno 18 settembre 2025

GIUSEPPE DA COPERTINO, CONFESSORE

 

PREGHIERA DEL MATTINO

O Signore, che sei venuto a perdonare e a salvare i peccatori, ti ringraziamo per la tua infinita misericordia. Aprici il cuore, perché possiamo riconoscere la nostra povertà e la nostra incapacità di amare veramente. Donaci la grazia di non giudicare gli altri, ma di accogliere il tuo perdono e di testimoniare, con la nostra vita, l’amore che ci hai donato. Che la nostra fede, come quella della donna peccatrice, ci salvi e ci porti alla vera pace. Amen.

 

IL VANGELO DI OGGI

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato; e stando dietro, presso i suoi piedi, piangendo cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato. A quella vista il fariseo che l’aveva invitato pensò tra sé: “Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei che lo tocca: è una peccatrice”. Gesù allora gli disse: “Simone, ho una cosa da dirti”. Ed egli: “Maestro, di’ pure”. “Un creditore aveva due debitori: l’uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi da restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà di più?”. Simone rispose: “Suppongo quello a cui ha condonato di più”. Gli disse Gesù: “Hai giudicato bene”. E volgendosi verso la donna, disse a Simone: “Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m’hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco”. Poi disse a lei: “Ti sono perdonati i tuoi peccati”. Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: “Chi è quest’uomo che perdona anche i peccati?”. Ma egli disse alla donna: “La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!”.

 

UNA RIFLESSIONE PER TE

Questo Vangelo ci mette di fronte a un potente contrasto tra due modi di essere, due modi di vivere la fede: quello del fariseo Simone e quello della donna peccatrice. Simone, l’uomo religioso e rispettabile, ha invitato Gesù ma lo tratta con freddezza e formalità. Non gli offre i gesti di ospitalità dovuti, e nel suo cuore, nutre un giudizio severo e arrogante verso la donna. Egli si sente giusto e non ha bisogno di perdono. La donna, invece, è consapevole della sua condizione di peccatrice. Non si nasconde, ma si avvicina a Gesù in lacrime. I suoi gesti sono un’espressione di un amore che nasce dalla profonda gratitudine per un perdono che sente già vivo nel cuore. Non ha paura del giudizio degli altri e si inginocchia, versando sui piedi di Gesù le sue lacrime e il suo profumo. Con la parabola dei due debitori, Gesù svela a Simone e a tutti noi la logica del Vangelo. L’amore non nasce dal merito, ma dal perdono ricevuto. Chi si sente molto perdonato, ama molto. Chi si sente poco bisognoso di perdono, perché si considera “giusto”, ama poco. La donna, nella sua umiltà e nel suo amore, è più vicina a Dio di Simone, che viveva nella sua “giustizia” fredda e giudicante.

 

UNA PROPOSTA PER …“VIVERE”… LA PAROLA!

Carissima amica ed amico, buongiorno. Il Vangelo di oggi ci invita a guardare nel nostro cuore e a chiederci: Chi sono io in questa storia, Simone o la donna peccatrice? Spesso, come Simone, siamo tentati di giudicare gli altri, di vantarci delle nostre “buone azioni” e di pensare di non aver bisogno del perdono di Dio come gli altri. Questo atteggiamento ci chiude alla vera misericordia e ci impedisce di amare in profondità. L’esempio della donna peccatrice è un potente richiamo all’umiltà. La sua fede e il suo amore sono nati dalla consapevolezza dei suoi peccati. È questa onestà e questa profonda gratitudine per il perdono che ha ricevuto che l’hanno salvata. La sua storia ci ricorda che solo chi riconosce la propria povertà e accetta di essere amato incondizionatamente può amare davvero. Oggi, prova a mettere in pratica questo Vangelo. Sostieni in preghiera un momento e chiedi a Dio di rivelarti il tuo bisogno di perdono. Poi, ringrazialo per il perdono che ti ha già donato. Lascia che la gratitudine per la sua misericordia ti spinga ad amare in modo più autentico e meno giudicante. In che modo la tua vita mostra più l’amore della donna o il giudizio di Simone?

 

BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA.