Pensiero del giorno 26 settembre 2025
Venerdì XXV^ settimana del T. Ordinario
Lc 9, 18-22
« Gesù si trovava in un luogo appartato, a pregare »
In quanto discsepoli del Signore Gesù noi apparteniamo a Lui, in Lui dobbiamo credere, Lui dobbiamo annunciare, Lui dobbiamo seguire (ovvero imitare) con l’aiuto della sua abbondante grazia. Vivendo nel mondo, è indispensabile ricordare continuamente a noi stessi che non siamo del mondo: perché il mondo ci lusinga, a volte ci impaurisce con la sua violenza, sempre ci confonde con le sue opinioni ingannatrici.
Per conservare la fede, per non uscire fuori di strada, per non lasciarci ammaliare, è necessario rifugiarsi spesso con Gesù “in un luogo appartato”, per stare in silenzio con Lui, per guardarLo ed ascoltarLo, per pregarLo e – in Lui – pregare il nostro Padre che è nei Cieli. Se non amiamo il silenzio (interiore prima che esteriore, anche se questo ci aiuta a vivere quello), la confusione del mondo ci distrarrà dalla verità; se non custodiamo nel cuore le verità rivelate finiremo per lasciarci afferrare dalle opinioni che appiattiscono e relativizzano tutto.
Se ci lasciamo confondere noi che dobbiamo essere il sale e la luce del mondo, come potrà “la gente” trovare Gesù e innamorarsi di Lui ?
Gesù è il Cristo di Dio, è il Figlio del Dio vivente : questa è la nostra Fede, questa è la Fede di sempre e noi ci gloriamo di professarla!
C’è – anche in … alto loco – chi vuole cambiarla ? Preghiamo per lui, soffriamo per lui, ma non seguiamolo. Daltronde è già successo: Cristo Capo è stato riprovato e messo a morte dai sommi sacerdoti e dagli scribi. Ma poi è risuscitato.
Oggi vediamo che Cristo Corpo sta subendo una simile passione, ma la luce della verità tornerà a risplendere cacciando le tenebre.
Pace e bene !
Don Marco
Santa giornata!