Pensiero del giorno 28 settembre 2025

 

XXVI^ Domenica del T.Ord. – anno C – 2025

<< … ora lui è consolato e tu sei fra i tormenti … >>

Luca 16, 19-31

    Ecco una parabola che ci fa riflettere su come il nostro domani dipenderà da come avremo vissuto il nostro oggi.

Innanzitutto siamo avvisati: esiste il Paradiso ed esiste anche l’inferno; mentre il primo ci vedrà uniti alla consolante compagnia dei Santi, nel secondo l’unica compagnia sarà quella dei tormenti eterni.

Per evitare l’inferno ed essere portati dagli angeli in Paradiso, non basta aver ricevuto il dono della fede: occorre che la fede sia “attiva”, operante nella concreta carità. Non basta avere Mosé e gli altri profeti (per noi potremmo dire: il Signore Gesù e i suoi santi): bisogna ascoltarli e imitarli.

Se il buon Dio ci benedice permettendoci di avere molti beni, non dobbiamo usarli egoisticamente, disinteressandoci dei meno abbienti; il povero non è solo una persona “più sfortunata” di noi, ma anche un’opportunità per servire Cristo stesso:

 << … ogni volta che avete fatto queste cose ad uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me >> . (Mt 25, 40)

Stiamo attenti, fratelli, a non lasciarci avviluppare dal malefico ragno nella sua tela: pian pianino, un giro dopo l’altro … e ci trovremo incapci di guardare al di là di noi stessi e di reagire. Apriamo bene i nostri occhi, resistiamo al nemico con la nostra fede e amiamo Cristo Gesù non solo a parole ma con la vita. Riflettiamo bene sulla gioia cui siamo chiamati e fuggiamo inorriditi dall’egoismo che ci trascina li dove tutto sarà per sempre perduto.

Pace e bene

Don Marco

Santa giornata!