Pensiero del giorno 4 ottobre 2025
S. FRANCESCO DI ASSISI
PREGHIERA DEL MATTINO
O Padre, che hai rivelato i misteri del tuo Regno ai piccoli e agli umili, ti ringraziamo per averci donato san Francesco d’Assisi. In questa festa, fa’ che anche noi, come lui, possiamo spogliarci delle nostre pretese e delle nostre sicurezze per accogliere la tua sapienza. Donaci un cuore mite e umile, che non si affanna per le cose del mondo, ma trova ristoro in Te, nostro unico bene. Amen.
IL VANGELO DI OGGI
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse: “Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te. Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare. Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero”.
UNA RIFLESSIONE PER TE
Oggi celebriamo San Francesco d’Assisi, un uomo che ha incarnato in modo straordinario le parole di questo Vangelo. Francesco, pur non essendo un “sapiente” nel senso del mondo, ha accolto la sapienza di Dio, che si rivela solo ai “piccoli”. Egli ha abbandonato ogni ricchezza e vanità per abbracciare l’umiltà radicale di Cristo. La sua vita ci mostra che la vera conoscenza di Dio non si ottiene con l’intelligenza o l’erudizione, ma con un cuore semplice e libero da ogni pretesa. Gesù, in questo brano, fa un invito universale: “Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi”. Chi non si sente oppresso dai pesi della vita, dalle preoccupazioni, dalle ansie? La promessa di Cristo non è di eliminare le fatiche, ma di trasformarle con un “giogo” che è dolce e un “carico” che è leggero. Il giogo di Cristo è la sua stessa via: un cammino fatto di umiltà, mitezza e obbedienza alla volontà del Padre. Imparare da lui significa accettare le nostre fragilità e le nostre croci non con rassegnazione, ma con la fiducia di chi sa che il Signore cammina con noi. La figura di San Francesco è l’esempio vivente di questa promessa. Egli ha preso su di sé il giogo di Cristo e ha trovato una pace e una gioia che il mondo non può dare. Ha scoperto che la vera libertà sta nel servizio e che la vera ricchezza è la povertà del cuore, che lo rende disponibile a Dio e agli altri.
UNA PROPOSTA PER …“VIVERE”… LA PAROLA!
Carissima amica ed amico, buongiorno. San Francesco ci insegna che il Vangelo non è una teoria, ma una vita. Se vuoi davvero celebrare la sua festa, ti invito a prendere sul serio le parole di Gesù. Trova un momento di silenzio oggi e rifletti sui tuoi affanni e le tue oppressioni. Pensa a cosa ti pesa di più, a ciò che ti toglie la pace. Poi, in preghiera, dillo a Gesù. Chiedi a Lui di aiutarti a cambiare prospettiva. Non chiedere di toglierti il giogo, ma di darti la forza di portarlo con la sua stessa mitezza e umiltà. C’è un peso che vorresti affidare a Gesù oggi? Prova a chiederGli di farti un cuore “mite e umile” come il suo, perché tu possa trovare vero ristoro.
BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA.