Pensiero del giorno 5 novembre 2025

 

PREGHIERA DEL MATTINO

O Signore, che ci inviti a seguirti sulla via della croce, ti preghiamo. Fa’ che non ci spaventiamo della radicalità delle tue parole, ma che il nostro cuore sia così libero da ogni legame, da poterti amare al di sopra di ogni cosa. Donaci la forza di calcolare il prezzo di ogni nostra scelta e di prendere la nostra croce ogni giorno, sapendo che solo in te possiamo trovare la vera vita e la vera gioia. Amen.

 

IL VANGELO DI OGGI

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, siccome molta gente andava con lui, Gesù si voltò e disse: “Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Chi non porta la propria croce e non viene dietro di me, non può essere mio discepolo. Chi di voi, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolarne la spesa, se ha i mezzi per portarla a compimento? Per evitare che, se getta le fondamenta e non può finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro. Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda un’ambasceria per la pace. Così chiunque di voi non rinunzia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo”.

 

UNA RIFLESSIONE PER TE

Questo Vangelo ci presenta la radicalità della sequela di Cristo. Le parole di Gesù sono dure e dirette, non lasciano spazio a compromessi. L’espressione “non odia” non va interpretata letteralmente come un invito al rancore, ma nel linguaggio semitico indica una scelta di priorità assoluta. Amare Gesù significa anteporre Lui a ogni altro affetto, anche i più cari, e persino alla propria vita. È una questione di primato: chi o cosa ha il primo posto nel nostro cuore? Il Vangelo continua con due parabole che invitano a una riflessione profonda prima di intraprendere il cammino. Gesù ci chiede di essere realisti, di “calcolare la spesa” per la costruzione della torre o per la guerra. La sequela di Cristo non è un’avventura romantica o un’emozione passeggera, ma un impegno serio e consapevole. Se non siamo pronti a portare la nostra croce e a rinunciare a tutto ciò che ci impedisce di seguirlo, rischiamo di fallire e di essere derisi. Rinunciare ai propri averi, alla propria vita e ai propri affetti non significa disprezzarli, ma liberare il cuore da ogni dipendenza che ci impedisce di essere totalmente liberi per Cristo. È una scelta di libertà, non di privazione, che ci permette di scoprire una vita più piena, fondata su una base più solida di quella dei beni materiali o dei legami umani.

 

UNA PROPOSTA PER …“VIVERE”… LA PAROLA!

Carissima amica ed amico, buongiorno. Le parole di Gesù di oggi sono un richiamo a chiederci onestamente: sono pronto a essere un suo discepolo? Il Vangelo ci chiede di smettere di pensare alla fede come a un’aggiunta alla nostra vita e di vederla come il fondamento di tutto. Ti invito a prenderti un momento di silenzio e a riflettere. Quali sono i “bagagli” che porti con te e che ti impediscono di seguire Gesù pienamente? Potrebbero essere beni materiali, un’eccessiva preoccupazione per la carriera, o un attaccamento a persone o idee che ti allontanano da Lui. Oggi, prova a fare un piccolo passo concreto per “rinunciare” a qualcosa che senti ti lega. Potrebbe essere un po’ di tempo che di solito passi sui social network, dedicandolo alla preghiera; un po’ di denaro che avresti speso per te, donandolo a chi ne ha bisogno. Questo piccolo gesto ti aiuterà a liberare il tuo cuore e a capire il vero significato di seguire Cristo con la croce.

 

BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA.