Pensiero del giorno 2 dicembre 2025
PREGHIERA DEL MATTINO
O Padre, Signore del cielo e della terra, ti lodiamo e ti ringraziamo perché hai voluto rivelare i misteri del tuo amore ai piccoli e agli umili. Donaci un cuore semplice e libero, come quello di un bambino, per accogliere il tuo Vangelo e comprendere la tua volontà. Fa’ che non ci lasciamo accecare dalla nostra presunta sapienza, ma che, riconoscendo la nostra povertà, possiamo essere tra i beati che vedono e odono le meraviglie del tuo Regno. Amen.
IL VANGELO DI OGGI
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù esultò nello Spirito Santo e disse: “Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto. Ogni cosa mi è stata affidata dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare”. E volgendosi ai discepoli, in disparte, disse: “Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Vi dico che molti profeti e re hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, ma non lo videro, e udire ciò che voi udite, ma non l’udirono”.
UNA RIFLESSIONE PER TE
Questo Vangelo è un inno di gioia di Gesù. La sua esultanza nello Spirito Santo nasce da una profonda constatazione: la rivelazione di Dio non segue la logica umana. I “dotti e i sapienti,” coloro che si affidano alla propria intelligenza e presunzione, rimangono esclusi dalla vera conoscenza di Dio. Al contrario, i “piccoli”—i semplici, gli umili, coloro che sanno di aver bisogno di Dio—sono i destinatari privilegiati della sua rivelazione. Il messaggio è chiaro: l’accesso al Regno non è attraverso l’erudizione, ma attraverso l’umiltà. Non è l’intelligenza che apre alla fede, ma l’apertura del cuore. Gesù loda il Padre non perché nega la verità a qualcuno, ma perché le persone si nascondono da sole dietro il muro della loro autosufficienza. Gesù poi rivolge la sua benedizione ai discepoli, dichiarandoli “beati”. Essi non sono né dotti né sapienti, ma hanno avuto il dono di vedere e udire ciò che profeti e re hanno solo desiderato: la presenza di Dio nella storia attraverso il Figlio. Questa beatitudine non è un merito loro, ma un dono di grazia. E lo stesso dono è esteso a noi oggi. Viviamo in un’epoca in cui la Parola di Dio è accessibile, e siamo chiamati a riconoscere in questa realtà una grazia inestimabile.
UNA PROPOSTA PER …“VIVERE”… LA PAROLA!
Carissima amica ed amico, buongiorno. Il Vangelo di oggi, proprio nel tempo di Avvento, ci invita a fare un atto di umiltà e gratitudine. Dobbiamo chiederci: sto ascoltando la Parola di Dio con un cuore “sapiente” e critico, o con un cuore “piccolo” e accogliente? Ti invito a mettere in pratica l’umiltà oggi: Riconosci un limite: Ammetti un tuo difetto, una tua fragilità o un tuo errore, e chiedi a Gesù di colmarlo con la Sua sapienza. Sii grato: Ringrazia Gesù per il dono della fede e per la Sua Parola, che è una luce che molti hanno desiderato ma non hanno avuto. Cosa puoi fare per rendere il tuo cuore più “piccolo” e accogliente, oggi, così da ricevere la rivelazione di Gesù?
BUONA GIORNATA, IL SIGNORE TI BENEDICA.
