Pensiero del giorno 12 dicembre 2025
MADONNA DI GUADALUPE
PREGHIERA DEL MATTINO
O Signore, sapienza eterna del Padre, ti preghiamo. Fa’ che i nostri cuori siano liberi da ogni pregiudizio e da ogni chiusura, per poter accogliere la tua Parola, in qualunque modo essa ci venga annunciata. Liberaci dallo spirito di critica e dall’ipocrisia che ci rendono incapaci di riconoscere la tua azione. Donaci la saggezza di vedere e di lodare le opere che tu compi, per rendere giustizia alla tua verità. Amen.
IL VANGELO DI OGGI
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse alle folle: «A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano: “Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!”. È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori”. Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie».
UNA RIFLESSIONE PER TE
Questo Vangelo è una critica amara e profonda che Gesù rivolge alla sua generazione, e che risuona potente anche per la nostra. Egli la paragona a bambini capricciosi seduti in piazza che non vogliono giocare secondo nessuna regola: se gli altri suonano musiche allegre, non ballano; se cantano lamenti funebri, non piangono. Qualunque sia la proposta, la risposta è il rifiuto. Gesù applica questa parabola a sé e a Giovanni il Battista. Giovanni era austero, penitente, digiunava e non beveva vino, e fu subito etichettato come “indemoniato”. Poi è arrivato Gesù, che condivideva i pasti con tutti, accogliendo peccatori e pubblicani, e fu accusato di essere un “mangione e un beone”. Il problema non era la modalità dell’azione (l’austerità di Giovanni o la convivialità di Gesù), ma la chiusura preconcetta del cuore. Questa generazione non voleva riconoscere la chiamata di Dio in nessuna delle due forme, perché non voleva convertirsi. Voleva solo criticare e mantenere le proprie comodità. La conclusione di Gesù è un monito perenne: “Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie”. La sapienza di Dio, ovvero il Vangelo e la via della salvezza, si giustifica da sé, non attraverso l’approvazione umana, ma attraverso i suoi frutti di bene, di guarigione e di liberazione.
UNA PROPOSTA PER …“VIVERE”… LA PAROLA!
Carissima amica ed amico, buongiorno. Il Vangelo di oggi, nel cammino di Avvento, ci invita a chiederci: sto vivendo come quei bambini in piazza? Stiamo forse cercando scuse per non accogliere la chiamata di Dio, qualunque forma essa prenda? Gesù può bussare alla tua porta con la gioia di una festa (un invito alla gratitudine, alla lode) o con l’austera voce del Battista (un invito alla penitenza, alla conversione). In entrambi i casi, la tua risposta non deve essere la critica, ma l’accoglienza. Oggi, ti invito a fare un piccolo esercizio di “accoglienza incondizionata”: Smetti di Criticare: Scegli di non criticare un’azione o una persona che non ti piace oggi. Riconosci la Sapienza: Cerca un’opera buona compiuta da qualcuno (anche da un “nemico” o da chi non ti è simpatico) e riconosci in essa la “sapienza” di Dio. Loda Dio per quell’opera, e non per il modo in cui è stata fatta. Qual è l’opera che Dio sta compiendo intorno a te che sei chiamato a riconoscere e lodare oggi?
BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA.
