Il Ritovamento di Gesù nel tempio
Quinto Mistero Gaudioso
II Parte
Il Signore Gesù per volontà del Padre suo è morto sulla Croce e per tre giorni si è celato alla vista e alla presenza sensibile dei suoi discepoli compresa la sua mamma.
Parlo non solo di questi tre giorni dello smarrimento nel tempio ma dei tre giorni in cui Gesù morto stava nel Sepolcro chiuso nelle viscere della terra, ma Maria la Vergine Santa stava lì in mezzo agli Apostoli il sabato Santo dicono gli autori spirituali.
E’ il giorno in cui la fede della chiesa era tutta racchiusa in Maria e coloro che partecipavano della sua presenza in qualche modo ricevevano una irradiazione della sua Fede, questo è San Giovanni e gli apostoli prediletti.
Cari fratelli nei tempi di prova, nei tempi di oscurità, nei tempi in cui per provvidenziale volontà di Dio, Gesù Cristo ci fa sperimentare il venerdì e il sabato Santo, nei tempi in cui ci sembra di essere abbandonati da Dio, nei tempi in cui ci sembra crollare il mondo e la terra sotto i piedi, tutti ci possono lasciare tranne Lei la nostra Mamma, Ella ci è lasciata come pegno della bontà di Dio, della sua misericordia. Per una semplice ragione, perché Lei è la nostra Mamma; perché Gesù con delle parole sacramentali ce l’ha consegnata come Mamma nel testamento sul calvario, e come nel giovedì santo Gesù dice, questo è il mio Corpo e ha istituito il sacramento dell’Eucarestia. Così il Venerdì Santo sul calvario, prima dice, questa è la tua madre parole, quasi sacramentali dice San Pier Damiani. Parole sacrosante che noi dobbiamo custodire come un tesoro geloso non solo per farne oggetto della nostra Fede e della nostra meditazione ma sono parole che ci vengono incontro in aiuto principalmente nei tempi difficili della nostra vita e proprio in quel momento in cui il Signore, per volontà di Dio, si nasconde ai nostri sensi, è in quel momento che noi sperimentiamo nel rosario, stringendo il Rosario nelle mani, la premurosa misericordiosa tenerissima presenza della nostra mamma. E un’esperienza del genere, se leggete la vita di suor Lucia, serva di Dio Lucia di Fatima, la troverete proprio nei tempi del suo Noviziato perché suor Lucia ha avuto le rivelazioni della Madonna quando aveva 10 anni a Fatima e poi a distanza di circa otto anni nel 1925 riceve il complemento della dichiarazione di Fatima a Pontevedra, la richiesta dei primi sabati. Quello che facciamo noi adesso è la richiesta nel 10 dicembre del 25 quando lei era postulante e poi cominciava il noviziato, era una giovane novizia allontanata dalla sua patria, cambiato il nome con l’obbedienza di nascondere a tutti la propria identità, e in queste condizioni di esilio Suor Lucia che si chiamava quel tempo Suor Addolorata dalle suore Dorotee, sperimenta l’abbandono di Dio, questa giovane novizia favorita in un modo incredibile dalle Grazie straordinarie di una quasi visione beatifica perché il 13 maggio del 17 in quella luce che sprigionava il corpo Santissimo di Maria i pastorelli hanno visto la Santissima Trinità e in effetti sono caduti prostrati adorando la Santissima Trinità nonostante le grazie straordinarie ricevute da questa giovane veggente suor Lucia cade in uno stato di prostrazione così profondo da dire a se stessa e anche a Dio, se non mi manifesti la tua presenza, se non mi sollevi da questo stato di prostrazione io esco dal convento e vado in giro per tutto il mondo a negare la verità di quello che finora ho affermato. Era in una crisi profondissima, ma la Madonna alla quale lei aveva consacrato illimitatamente la sua vita ancora una volta si fa presente e in un modo misterioso ma molto efficace la spinge ad andare dove nel tempio del Signore come la Madonna dove ha trovato Gesù nel tempio di Dio.
E suor Lucia di notte quando nessuno la poteva vedere si avvicinava al tabernacolo e cominciava a chiedere perdono per i suoi peccati e con una santa audacia comincia a bussare la porta del tabernacolo di Gesù: “Rispondimi Gesù! Aiutami, Gesù Illuminami Gesù manifestati, Gesù manifesta la tua presenza.” Questa parola, manifesta la tua presenza, l’ha detta Gesù stesso quando dice” chi mi amerà io mi manifesterò a lui”
In effetti Gesù si è manifestato e dice suor Lucia nel suo diario, dall’inferno che stava sperimentando fino a quel momento ha fatto l’esperienza del Paradiso una conformazione ulteriore in grazia ed è proprio l’esperienza che la Madonna ha fatto in questo mistero della desolazione dell’abbandono di Dio un meraviglioso incontro. Ecco di vederlo in mezzo ai dottori mentre tutti erano stupiti per la sapienza, per l’intelligenza e per la sua Divina bontà.
Cari fratelli tutto questo, noi lo dobbiamo vivere nel nostro cammino spirituale ma lo dobbiamo vedere anche applicato al mistero dell’educazione di giovani perché certo è sempre una grande tristezza vedere i giovani sbandati, lasciati in balia di se stessi, ma è anche una tristezza oggi vedere l’eccesso contrario. I giovani non educati alla responsabilità ma telecomandati come se fossero i pupazzetti, i bambolotti, le bamboline della propria mamma e del proprio papà, no, i figli non sono bamboline, non sono pupazzetti, sono persone che vanno educate a rispondere responsabilmente alla chiamata di Dio che ci vuole santi e ciascuno deve farsi Santo secondo il cammino tracciato sin dall’eternità da parte di Dio ed è lì che i genitori in qualche modo, come la Madonna, non comprendono il mistero del proprio figlio perché prima di essere figlio loro è figlio di Dio e allora preghiamo anche per l’educazione dei giovani perché i genitori siano dei maestri di Fede, maestri di virtù con l’esempio e con la parola; ma di fronte ai segni della chiamata di Dio anche loro devono farsi da parte perché anche per i loro figli è valido quello che Gesù ha detto ai suoi genitori, non sapete che mi devo occupare delle cose del Padre mio? Come ha fatto San Francesco davanti al suo padre Bernardone, come hanno fatto tanti giovani, tante giovani che pur di rispondere alla propria vocazione hanno dovuto subire gravi persecuzioni principalmente da quelli della propria famiglia.
Che il Signore ci doni questa presenza costante di Maria nella nostra vita perché ci insegni a cercare Gesù nel tabernacolo, nei sacramenti, nella Chiesa nei momenti di aridità, nei momenti di oscurità e insegni ai genitori cristiani ad essere buoni maestri, buoni testimoni per educare alla Santità i propri figli e per aiutarli a rispondere alla vocazione che Dio ha donato a ciascuno di loro.
Sia lodato Gesù Cristo
Devozione del Primo Sabato del mese, Santuario Madonna dei Boschi, 7 gennaio 2023, Trascrizione dall’audio della Meditazione di P Alessandro M Apollonio.