Pensiero del giorno 1 maggio 2024

Festa di San Giuseppe Artigiano 

“Giuseppe amò Gesù come un padre ama suo figlio e gli si dedicò dandogli il meglio che poteva. Giuseppe, prendendo cura di quel Bambino che gli era stato affidato, fece di Gesù un artigiano: gli trasmise il suo mestiere. Gli abitanti di Nazaret parleranno pertanto di Gesù chiamandolo a volte l’artigiano, altre volte il figlio dell’artigiano (cfr Mc 6, 3; Mt 13, 55). Gesù lavorò nella bottega di Giuseppe e accanto a Giuseppe. Quali saranno state le doti di Giuseppe, come avrà operato in lui la grazia, da renderlo capace di portare a termine la maturazione umana del Figlio di Dio? Perché Gesù dovette rassomigliargli in molti aspetti: nel modo di lavorare, nei lineamenti del suo carattere, nell’accento. Il realismo di Gesù, il suo spirito di osservazione, il modo di sedere a mensa e spezzare il pane, il gusto per il discorso concreto, prendendo spunto dalle cose della vita ordinaria: tutto ciò è il riflesso dell’infanzia e della giovinezza di Gesù, e quindi pure il riflesso della dimestichezza con Giuseppe.

Non è possibile negare la grandezza del mistero: questo Gesù, che è uomo, che parla con l’inflessione di una determinata regione di Israele, che assomiglia a un artigiano di nome Giuseppe, costui è il Figlio di Dio. E chi può insegnare qualcosa a chi è Dio? Ma Gesù è realmente uomo e vive normalmente: prima come bambino, poi come ragazzo che comincia a dare una mano nella bottega di Giuseppe, finalmente come uomo maturo, nella pienezza dell’età. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini (Lc 2, 52).

Giuseppe è stato, nell’ordine naturale, maestro di Gesù: ha avuto con Lui rapporti quotidiani delicati e affettuosi, e se n’è preso cura con lieta abnegazione. Tutto ciò non è forse un buon motivo per considerare questo uomo giusto, questo santo Patriarca, in cui culmina la fede dell’Antica Alleanza, come Maestro di vita interiore? La vita interiore non è altro che il rapporto assiduo e intimo con Cristo, allo scopo di identificarci con Lui. E Giuseppe saprà dirci molte cose di Gesù. Pertanto, non tralasciate mai di frequentarlo: Andate da Giuseppe, raccomanda la tradizione cristiana con una frase dell’Antico Testamento (Gn 41, 55).

Maestro di vita interiore, lavoratore impegnato nel dovere quotidiano, servitore fedele di Dio in continuo rapporto con Gesù: questo è Giuseppe. Andate da Giuseppe. Da Giuseppe il cristiano impara che cosa significa essere di Dio ed essere pienamente inserito tra gli uomini, santificando il mondo. Frequentate Giuseppe e incontrerete Gesù. Frequentate Giuseppe e incontrerete Maria, che riempì sempre di pace la bottega di Nazaret”.

Fonte: San Josemaría Escrivá – Tratto dal libro “ Gesù che passa”
*Oggi inizia il Mese di Maggio dedicato alla “Nostra Cara Mammina”, pertanto ogni giorno mediteremo con un pensiero dei Santi su di Lei. Approfittiamo di questo mese di Grazia per conoscere, amare e lodare sempre di più Maria Santissima.
SANTA GIORNATA!