Pensiero del giorno 1 ottobre

Ave Maria

S. Teresa del Bambino Gesù (memoria)

Primo sabato del mese

Inizio del mese del Santo Rosario

Dal vangelo secondo Luca (10, 17-24)
In quel tempo, i settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».
In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».

Riflessione

Oggi la Chiesa celebra la memoria di Santa Teresa del Bambino Gesù, monaca carmelitana, morta a Lisieux il 30 settembre 1897 alle 19,20 circondata dalla comunità delle suore in preghiera, guardando il Crocifisso e dicendo: “Oh, lo amo… Mio Dio… io ti amo”.

Oggi ricordiamo anche che è il primo sabato del mese di ottobre e vogliamo esprimere il nostro amore filiale alla Madonna con la pratica della devozione al Cuore Immacolato di Maria.

Il vangelo della Messa di oggi è quello che la liturgia propone il sabato della XXVI settimana del tempo ordinario, dunque non quello proprio della memoria, né del proprio della Madonna. Eppure sembra scelto di proposito dalla Provvidenza per entrambe le ricorrenze.

La gioia caratterizza il ritorno dei settantadue discepoli che erano stati mandati per le città e i villaggi come araldi del Signore. La gioia della vittoria, nel nome di Gesù, sulle forze del male e la liberazione dell’uomo dal potere del demonio. L’agire salvifico di Dio è all’opera, il suo Regno è ormai presente e cammina verso il suo pieno compimento. Tuttavia il successo missionario non è garanzia di salvezza. C’è una gioia più profonda e sicura che proviene dall’essere amati e scelti da Dio. È la gioia di cui parla Santa Teresina raccontando un delizioso ricordo di quando era bambina, dopo aver trascorso la domenica a casa dello zio: “Era con piacere che vedevo papà venirci a prendere; tornando guardavo le stelle che scintillavano dolcemente e quella vista mi affascinava… C’era soprattutto un gruppo di perle d’oro che osservavo con gioia e pensando che aveva la forma di una T lo facevo vedere a papà dicendogli che il mio nome era scritto nel Cielo e poi non volendo vedere niente della brutta terra, gli chiedevo di guidarmi. Allora senza guardare dove mettevo i piedi, stavo con la testolina per aria senza stancarmi di contemplare il cielo stellato”. È la gioia di Gesù perché il Padre ha rivelato ai piccoli, ai poveri, ai semplici, agli umili i segreti del Regno dei Cieli. Santa Teresina è consapevole che Gesù vuole farla partecipe della sua gioia e che pertanto bisogna  essere come Lui, che è il Piccolo, il Povero, il Semplice e l’Umile per eccellenza. “Quando un giardiniere circonda di cure un frutto che vuole far maturare prima della stagione, non è mai per lasciarlo sospeso all’albero, ma per presentarlo su una tavola brillantemente servita. Era con un’intenzione simile che Gesù prodigava le sue grazie al suo piccolo fiorellino. Lui che esclamava nei giorni della sua vita mortale in un impeto di gioia: – Padre ti benedico perché hai nascosto queste cose ai saggi e ai prudenti e le hai rivelate ai più piccoli – voleva far risplendere in me la sua misericordia. Egli si abbassava verso di me, perché ero piccola e debole, mi istruiva in segreto delle cose del suo amore. Ah, se gli studiosi, dopo aver passato la vita nello studio, fossero venuti ad interrogarmi, sarebbero stati certo stupiti nel vedere una ragazzina di quattordici anni capire i segreti della perfezione, segreti che tutta la loro scienza non può loro svelare, perché per possederli bisogna essere poveri in spirito!”. La gioia di sapersi amati da Dio e di essere scelti proprio perché piccoli e semplici è il segreto e la grandezza dell’Immacolata. Anche Lei, come Gesù, esplode in un inno di giubilo: il mio spirito esulta in Dio mio salvatore, perché anche Lei è consapevole che il Padre ha guardato l’umiltà della sua serva e per questo ha fatto in Lei le grandi opere del suo amore. Oggi, primo sabato del mese di ottobre vogliamo onorare il Cuore Immacolato di Maria? Imitiamo Gesù, imitiamo Maria, imitiamo Santa Teresina: facciamoci piccoli, senza aspirare agli onori del modo; facciamoci poveri, distaccando il cuore da tutti i beni materiali; facciamoci semplici, affidandoci nelle mani della Mamma celeste in ogni circostanza della vita; facciamoci umili, accettando serenamente le umiliazioni e le contraddizioni della vita. E allora sentiremo anche noi la gioia di chi vede il proprio nome scritto nei cieli.

SANTA GIORNATA!

Per ogni giorno del mese di ottobre sarà possibile approfondire le meditazioni sul Santo Rosario al link di seguito:

1° giorno: Il Santo Rosario; «Scuola di Maria»