Pensiero del giorno 10 dicembre 2024
PREGHIERA DEL MATTINO
Ti ringrazio per questo nuovo giorno che ricevo dalle tue mani. Ancora oggi sarò sottoposto alle più diverse impressioni: prendimi per mano. Numerosi compiti mi attendono, agisci per mezzo della mia mano. Ogni sorta di pericoli mi minaccia: per proteggermi, prendimi nelle tue mani. Amen.
IL VANGELO DI OGGI
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una, non lascerà forse le novantanove sui monti, per andare in cerca di quella perduta? Se gli riesce di trovarla, in verità vi dico, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. Così il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli”.
UNA RIFLESSIONE PER TE
Le letture di oggi ci conducono al cuore del messaggio di Avvento: Dio è il Dio della consolazione e della ricerca. È un Dio che si prende cura del suo popolo con la tenerezza di un pastore e che non si stanca di cercare chi si è smarrito.
Consolate il mio popolo: il Dio della speranza
Il profeta Isaia apre con parole che scaldano il cuore: “Consolate, consolate il mio popolo”. È un invito che nasce dalla profondità del cuore di Dio. Anche quando Israele ha sperimentato la tribolazione e il peccato, Dio non si allontana, ma si avvicina con una promessa di liberazione e rinnovamento. Isaia ci parla di una strada da preparare nel deserto, una via per il Signore. Questa via è il cammino di conversione e speranza che siamo chiamati a percorrere. Tutti gli ostacoli – le valli profonde della disperazione oi monti dell’orgoglio – saranno livellati dalla grazia di Dio. È un’immagine potente della trasformazione che Dio vuole operare nella nostra vita e nel mondo.
La parola di Dio dura per sempre
Il profeta ci ricorda anche la nostra fragilità: “Ogni uomo è come l’erba… Secca l’erba, appassisce il fiore, ma la parola del nostro Dio dura per sempre”. Questa consapevolezza non ci deve scoraggiare, ma aprirci alla fiducia. Se la nostra forza è limitata, la Parola di Dio è eterna e stabile, un fondamento sicuro su cui costruire la nostra vita. In un mondo in continuo cambiamento, la fedeltà di Dio è una roccia che non vacilla. Il suo amore è stabile, il suo progetto di salvezza è certo. In questo Avvento, siamo invitati a radicare la nostra speranza in questa Parola che non passa.
Il pastore che cerca la pecora smarrita
Nel Vangelo, Gesù ci mostra il volto di questo Dio che consola e cerca. La parabola del pastore che lascia le novantanove pecore per cercare quella smarrita è un’immagine di speranza straordinaria. “Non è volontà del Padre vostro che neanche uno di questi piccoli si perda”. Dio non si accontenta delle pecore che sono al sicuro. È un Dio che rischia, che si mette in cammino verso chi si è allontanato, verso chi si sente perduto. Questa ricerca non è mossa dal dovere, ma dalla gioia: “Si rallegrerà per quella più che per le novantanove”. Questa parabola ci invita a riflettere sulla nostra missione come Chiesa. Siamo chiamati a partecipare a questa ricerca divina, ad accogliere chi si sente smarrito, a essere segni della misericordia di Dio nel mondo.
Un cammino di consolazione e misericordia
Le tre letture di oggi ci mostrano un Dio che consola, che trasforma e che cerca. Isaia ci invita a preparare la strada per il Signore, il Salmo celebra la gioia del Dio che regna con giustizia, e il Vangelo ci rivela un Dio che non vuole che nessuno dei suoi figli si perda.
Pista di attualizzazione
Per rendere operativa la Parola di oggi, vi propongo alcune piste concrete:
1. Preparare la strada per il Signore: Identifichiamo un “ostacolo” nel nostro cammino di fede – un’abitudine negativa, un atteggiamento di chiusura – e lavoriamo per rimuoverlo con l’aiuto della preghiera e della grazia di Dio.
2. Essere strumenti di consolazione: Cerchiamo una persona che vive un momento di sofferenza o smarrimento e offriamole il nostro ascolto e sostegno, diventando segni della tenerezza di Dio.
3. Annunciare la Parola che non passa: Come il profeta Isaia, alziamo la voce per testimoniare la fedeltà di Dio. Può essere attraverso un gesto concreto di amore, una parola di incoraggiamento o una condivisione della nostra fede.
4. Unirci alla ricerca del pastore: Impegniamoci a pregare e a lavorare per chi si sente lontano dalla Chiesa o dalla fede, aiutalo a ritrovare la strada verso Dio con rispetto e amore.
Cari fratelli e sorelle, Dio è con noi. Egli viene a consolarci, a rinnovare le nostre vite ea cercarci quando ci smarriamo. In questo tempo di Avvento, lasciamoci raggiungere dalla sua misericordia e diventiamo strumenti della sua salvezza. Amen.
*Oggi si festeggia la Madonna di Loreto
BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA.