Pensiero del giorno 10 luglio 2023

 

IL VANGELO DI OGGI

+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, mentre Gesù parlava, giunse uno dei capi che gli si prostrò innanzi e gli disse: “Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano sopra di lei ed essa vivrà”. Alzatosi, Gesù lo seguiva con i suoi discepoli. Ed ecco una donna, che soffriva d’emorragia da dodici anni, gli si accostò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. Pensava infatti: “Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita”. Gesù, voltatosi, la vide e disse: “Coraggio, figliola, la tua fede ti ha guarita”. E in quell’istante la donna guarì. Arrivato poi Gesù nella casa del capo e veduti i flautisti e la gente in agitazione, disse: “Ritiratevi, perché la fanciulla non è morta, ma dorme”. Quelli si misero a deriderlo. Ma dopo che fu cacciata via la gente egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò. E se ne sparse la fama in tutta quella regione.

UNA RIFLESSIONE PER TE

Gesù si presenta pieno di misericordia verso la donna affetta da emorragia e verso la figlia di Giaìro, capo della sinagoga. Sono due miracoli strappati dalla fede della donna: “Basta che tocchi il suo mantello…” e di Giaìro: “Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la mano sopra di lei e essa vivrà.” E’ lo sposo annunziato da Osèa che è “in azione”. Egli è lo sposo della donna inferma che viene guarita per la sua fede, del padre disperato per la perdita della figlia alla quale Gesù ordina di alzarsi, prendendola con singolare benevolenza per mano, quale gesto di infinito amore. La riflessione ci induce a considerare il nostro Dio non lontano dalla nostra vicenda umana con tutte le sue complicazioni. La potenza dell’Altissimo e la misericordia di Gesù non si sono esaurite. In ogni circostanza, la piena fiducia in Lui, nostro sposo e la assoluta confidenza nel suo amore, saranno capaci di liberarci da situazioni di imbarazzo.

UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!

Carissima amica ed amico, buongiorno e buon inizio di settimana. La donna di cui ci parla il Vangelo è immagine di ciascuno di noi. Lei è da dodici anni che perde il sangue. Come assomiglia la sua sorte a quella di ogni uomo che, giorno dopo giorno, come in una continua emorragia, si va consumando tutta la vita. E’ una inarrestabile perdita di vita. Non si tratta soltanto del fatto che minuto dopo minuto, ad ogni respiro, un attimo di vita fugge via e la morte si avvicina. Ancora di più, è l’esperienza di una mancanza di pace, di un affanno crescente, che oggi lo si chiama “stress”. Davvero sembra che la società, la vita stessa ci “succhi il sangue” e ci lasci sempre più stanchi. Solo Gesù guarisce: è questo il lieto annuncio della donna oggi è rivolto a ciascuno e a tutti. Questa mattina ti invito a prenderti un pochino di tempo per fare un semplice e sommario bilancio della vita vissuta. Chiediti: qual è il sentimento dominante in me? Di una perdita di vita, o di una rinnovata promessa di vita? Cerco Gesù tra la folla? Lo tocco, sto in “contatto” con lui? Nella preghiera, eleva al Signore questa invocazione e, se ti riesce, ripetila spesso nell’arco di questa giornata: “Attirami a te, Signore, parla al mio cuore. Amen”.

Don Mario

BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA