Pensiero del giorno 10 settembre 2023

DOMENICA 10 SETTEMBRE,  XXIII del Tempo Ordinario.

PREGHIERA DEL MATTINO

Tu solo sei santo, Signore, e fuori di te non c’è luce di bontà: per l’intercessione e l’esempio di San Zaccaria profeta, fa’ che viviamo una vita autenticamente cristiana, per non essere privati della tua visione nel cielo. Amen.

IL VANGELO DI OGGI

+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano. In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo. In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».

UNA RIFLESSIONE PER TE

In tanti modi si esprime la carità fraterna. Ci convince immediatamente di saperla praticare il dare qualcosa di nostro agli altri. Quando riempiamo o almeno non lasciamo vuota la mano che supplisce, si muove verso di noi, quando ci priviamo con sacrificio di qualcosa che ci è caro per donarlo al nostro prossimo diventiamo caritatevoli e adempiamo il precetto del Signore di amare il nostro prossimo come noi stessi. La correzione fraterna è sicuramente una forma di carità alquanto rara proprio perché è particolarmente difficile praticarla. Richiede innanzitutto vero amore, squisita sensibilità, tatto e delicatezza. La prudenza e la buona psicologia ci debbono essere di aiuto per non commettere errori e per sortire gli effetti sperati. La prima condizione però è la preghiera intensa e reiterata perché solo con la grazia divina riusciamo a raggiungere il cuore del nostro prossimo e guadagnarlo al bene e al Signore. L’umile invocazione dello Spirito ci consente di attingere la luce necessaria per formulare la nostra ammonizione nel modo migliore senza offendere, ma solo per guarire il fratello dal suo male. Talvolta, quando incontriamo resistenze e particolare durezza di cuore, dobbiamo coinvolgere altri fratelli in questa difficile opera: abbiamo bisogno della loro preghiera e della loro fattiva collaborazione. Per questo Gesù ci ricorda: «Se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro».

UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!

Carissima amica ed amico, buongiorno e buona Domenica. Chi ha bisogno di correzione può trovare nel prossimo, oltre che nella propria coscienza, un valido richiamo alla fedeltà. E trova il perdono nella riscoperta della misericordia di Dio in atto nel sacramento della Penitenza. Anche la comunità, radunata per celebrare l’Eucarestia, diventa strumento della misericordia del Signore quando accoglie la pecorella smarrita e non giudica chi ritorna pentito nella casa del Padre. Anzi fa festa, si rallegra perché ha ritrovato un fratello che si era perso e partecipa alla gioia del Padre che è nei cieli. Questa mattina ti invito a permettere che l’Amore scorra liberamente in te, rimuovendo le incrostazioni del peccato che rendono il tuo cuore duro, incapace di misericordia. Invocherai poi lo Spirito, perché ti doni il coraggio dell’umile correzione fraterna dicendo: “Ti rendo lode, Signore, per l’infinita misericordia con cui quotidianamente mi rinnovi. Plasma in me un cuore capace di riversare sugli altri il balsamo del tuo amore, perché la mia parola sia sempre una parola che rilancia nella via del bene, ridona fiducia e speranza. Amen”.

Don Mario

SANTA GIORNATA!