Pensiero del giorno 11 aprile 2023

 

“Donna perché piangi? Chi cerchi?”

Maria Maddalena crede di capire, dal tono amichevole della voce, che colui che la interrogava fosse l’ortolano, il quale, mosso a compassione di lei, volesse o potesse svelarle il segreto della sparizione del corpo di Gesù; perciò, senza spiegargli perché piangesse, gli disse in tono supplichevole: Signore, se tu lo hai portato via, dimmi dove lo hai posto, e io lo prenderò. Non voleva che il supposto ortolano si fosse incomodato a prendere il Corpo o volle prevenire l’obiezione che poteva farle di non avere la possibilità da solo di trasportarlo, e disse che ella sola si sentiva la forza di prenderlo.

Gesù allora la chiamò per nome: Maria!, e chiamandola le fece sentire tutto il suo amore e la sua bontà.

Quella parola risuonò nell’animo di lei e la scosse profondamente.  Fino a quel momento Ella era stata col capo basso, in preda alle lacrime; ma quando si sentì chiamare e riconobbe nel richiamo l’accento di Gesù, alzò gli occhi, lo vide e gridò con impeto: Rabbunì, cioè maestro. Lo chiamò con una espressione di maggiore rispetto, Rabbunì invece di Rabbì, per l’immensa gioia che la comprende tutta, e si slanciò per gettarsi ai suoi piedi e stringergli e baciarli, come era stata sempre sua abitudine fare.

Da: “I Quattro Vangeli commentati dal sacerdote Dolindo Ruotolo, Apostolato Stampa.

In tutte le situazioni difficili, di sofferenza, di dolore, d’incomprensione, non ripieghiamoci su noi stessi, guardando sempre e solo a noi e arrivando addirittura a perdere la pace e la speranza… NO!

Guardiamo in alto. “Sursum Corda!” “In alto i nostri cuori” ripetiamo nella S Messa…se riuscissimo a concentrare la nostra vita su Gesù anziché su noi stessi allora tante sofferenze si affronterebbero in “luce Christi”, continueremo a guardare a Lui, a guardare in alto e a contemplare il SUO AMORE e la Sua Provvidenza in ogni situazione.

SPERANZA dunque, in alto i nostri occhi!

SANTA GIORNATA!