Pensiero del giorno 11 maggio 2025

 

Don Mario 

PREGHIERA DEL MATTINO

Signore Gesù, tu che sei risuscitato e asceso alla destra del Padre e hai dato alla tua Chiesa il comandamento missionario, accompagnala con la tua forza e la tua presenza perché il mondo intero creda, sia battezzato nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, e che così sia salvato. Amen.

IL VANGELO DI OGGI

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».

 

UNA RIFLESSIONE PER TE

 

Domenica scorsa, se vi ricordate, nel Vangelo abbiamo sentito il dialogo di Gesù con Pietro: «Mi ami? Pasci le mie pecorelle». Oggi nel vangelo il Risorto si presenta ancora, si presenta e assume tutta la responsabilità del Pastore. Ci sarà Pietro, ci saranno altri pastori ma è Lui che le guida alle sorgenti della vita, loro appartengono a Lui, perché Lui dà a loro la vita, le salva. La quarta domenica del Tempo Pasquale spesso viene chiamata domenica del Buon Pastore perché così si chiama Lui stesso nel brano odierno. È il buon pastore che ha dato tutto per il suo gregge. Ha dato la vita per l’umanità, è il modello, l’esempio di come ogni persona, ogni uomo deve crescere, crescere nella santità, nella consacrazione a Dio. Ma oggi, questa domenica di buon pastore, da anni viene anche celebrata come domenica di preghiera per le vocazioni. La parola “vocazione” vuol dire chiamata. Noi tutti siamo chiamati, abbiamo ricevuto diverse vocazioni. Siamo stati chiamati alla vita, per mezzo dei nostri genitori, da nulla siamo stati chiamati all’esistenza, a vivere. E la nostra vita non finirà mai più. Ciascuno di noi, poi, ha una propria vocazione, vocazione specifica, la vocazione che lo porta, che lo guida verso la santità: la vocazione alla vita religiosa, alla vita matrimoniale, al celibato, vedovile… Ma in ogni stato di vita noi siamo l’unico gregge, il Suo gregge, il gregge che egli guida. La nostra vita è una risposta concreta alla Sua chiamata che in questo tempo di Pasqua risuona ancora più squillante, più forte, più bella… Tante volte in questi giorni di pasqua abbiamo visto il Signore, lo abbiamo visto con la Maddalena, con i discepoli, con gli Apostoli sempre più forti, sempre più missionari. Ed anche oggi ci si presenta il Signore Risorto, Lui, Pastore, il Pastore che ha offerto la vita per le proprie pecorelle. Nella prima lettura abbiamo sentito san Paolo, Bàrnaba, i loro sforzi missionari, per la fede della Chiesa che non può rimanere nascosta, si manifesta sempre più, va, annunzia, proclama, spiega quella luce… Ma il cuore degli ebrei, dei farisei continua ad essere duro. Continuano a rifiutare la buona novella, come hanno fatto con Gesù. Sono gelosi della fede che loro stessi proclamano, sono gelosi di Dio nel quale loro stessi credono. Ma il Signore anche dai nostri peccati sa fare cose buone. Dal loro rifiuto san Paolo deduce che il messaggio cristiano è rivolto ai pagani, è rivolto a noi. «Era necessario, dice Paolo, che ci rivolgessimo prima a voi, ma voi vi siete rivelati indegni della Buona Novella, e allora ci rivolgiamo ai pagani». Un progetto divino, una profezia che già san Giovanni nell’Apocalisse ha visto, ha predetto. Da quel messaggio, da quella intuizione di Paolo nasce una moltitudine immensa, di ogni nazione, di ogni razza, di ogni popolo e lingua. In mezzo della quale c’è quella figura che san Giovanni chiama l’Agnello ma in cui noi riconosciamo il Pastore grande, e conosciamo e sappiamo che quell’Agnello senza macchia è Cristo, Cristo – Re dei re e Signore dei signori. A lui che è che era e che sarà lode gloria e potenza nei secoli eterni.

UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!

Carissima amica ed amico, buongiorno e buona domenica. Chi crede, sa ascoltare e riconosce nella voce del Maestro la sua benevolenza, propria per ogni persona chiamata a seguirlo dovunque egli vada. Rimanendo accanto a Lui non si perderà, non potrà essere strappato alla cura benevole della sua mano. Perché Lui è – anche – l’Agnello: immolato per noi, vicino al trono del Padre, è sempre il nostro pastore, ci guida alle fonti delle acque della vita, asciuga ogni lacrima dai nostri occhi e ci dona la vita eterna. Questa mattina ti esorto ad ascoltare il nostro Pastore; seguiamolo, imitiamolo a prenderci cura l’uno dell’altro, testimoniamo la sua presenza nel recinto di questo nostro mondo! Se dovesse sorgere qualche timore, ricordiamo le parole del Papa: “non abbiate paura di seguire Gesù e di percorrere le vie esigenti e coraggiose della carità e dell’impegno generoso! Così sarete felici di servire, sarete testimoni di quella gioia che il mondo non può dare, sarete fiamme vive di un amore infinito ed eterno, imparerete a «rendere ragione della speranza che è in voi»

 

BUONA GIORNATA, BUONA DOMENICA E IL SIGNORE TI BENEDICA.