Pensiero del giorno 11 novembre 2024
S. MARTINO, Vescovo.
PREGHIERA DEL MATTINO
Tu ti riveli a coloro che non ti rifiutano la loro fiducia. “Poiché la sapienza è uno spirito amico degli uomini e abbraccia ogni cosa”. Aprendo un poco il cuore, affluisce tutto un mondo d’amore. Concedimi il dono della sapienza, affinché io possegga il desiderio e l’oggetto del desiderio, affinché io scelga e sia scelto. La mia volontà divenga la tua volontà, non per timore, o per forza, ma nell’amorevole intelligenza delle tue vie per mezzo di una partecipazione luminosa al tuo consiglio divino. Amen.
IL VANGELO DI OGGI
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “È inevitabile che avvengano scandali, ma guai a colui per cui avvengono. È meglio per lui che gli sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi! Se un tuo fratello pecca, rimproveralo; ma se si pente, perdonagli. E se pecca sette volte al giorno contro di te e sette volte ti dice: Mi pento, tu gli perdonerai”. Gli apostoli dissero al Signore: “Aumenta la nostra fede!”. Il Signore rispose: “Se aveste fede quanto un granellino di senapa, potreste dire a questo gelso: Sii sradicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascolterebbe”.
UNA RIFLESSIONE PER TE
Due temi opposti tra di loro. Lo scandalo, l’indurre cioè al male con il cattivo esempio e con tutte le forme più o meno palesi di seduzione. È sempre un peccato grave per le funesti conseguenze che produce soprattutto nei più deboli e indifesi. Gesù, conoscendo a fondo la nostra natura umana e le debolezze e cattiverie di cui siamo capaci, afferma che sono inevitabili gli scandali, il male non si riesce a nasconderlo neanche agli occhi degli innocenti, ma aggiunge con grande severità: “Guai a colui per cui avvengono”. Dovrebbe scomparire dal consorzio umano ed essere gettato con una macina da mulino al collo nel fondo del mare. Ai nostri giorni assistiamo spaventati e inermi ad una inarrestabile valanga di fango che scorre e dilaga nel mondo, mietendo innumerevoli vittime. Il male è addirittura spettacolarizzato, diffuso con i moderni mezzi di comunicazione sociale e proposto come affermazione di libertà e di progresso. Non giovano neanche le tristi e sconvolgenti vicende che ne derivano ad indurre ad un attento esame di coscienza. Il passaggio dalla finzione degli schermi televisivi alla cruda realtà della vita quotidiana nelle più sconvolgenti manifestazioni, è diventato tanto frequente, evidente e tragico che dovrebbe indurre anche i più incalliti diffusori del male, ad un salutare ripensamento. Non accade però. Forse anche perché oltre agli scandali conclamati dovremmo porre attenzione anche quelli più silenziosi, nascosti, quotidiani e famigliari, non meno gravi per il fatto che non assurgono sempre agli onori della cronaca. Il mondo degli adulti deve interrogarsi, è il Signore che lo vuole, su quanto propongono e propinano ai più piccoli e indifesi. Sembra che voglia prendere il sopravvento l’educazione di branco, massificata, di strada. La correzione fraterna che è un dovere cristiano di tutti, è un sacrosanto dovere dei genitori nei confronti dei loro figli. Oggi è ancora più necessaria perché sono cresciuti i pericoli e le trame che si ordiscono contro di loro. La chiesa, le istituzioni, ciascuno per la propria competenza devono riscoprire il loro ruolo ed assolvere ai propri compiti se vogliamo davvero un mondo migliore.
UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!
Carissima amica ed amico, buongiorno e buon inizio di settimana. Gesù ha un’espressione molto severa con chi scandalizza, al punto di affermare: “E’ meglio per lui che gli sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato in mare”. Come mai accanto a questo insegnamento forte come una ventata autunnale ce n’è subito un altro che sembra invece olio di tenerezza? Gesù infatti dice di perdonare a chi ci fa qualche torto perfino sette volte al giorno, cioè sempre. Il chiarimento va fatto in base a un’unica realtà. Io, in prima persona, sono chiamato a non fare del male a nessuno; lo scandalo, infatti, significa porre un inciampo sul cammino di fede dell’altro. Nello stesso tempo io, in prima persona, sono chiamato a perdonare sempre, liberandomi da ogni odio, risentimento, rancore, perché questi sentimenti sono il vero male che faccio a me, prima ancora che agli altri. Questa mattina ti invito a chiedere al Signore di vedere bene quale è l’atteggiamento di fondo della tua vita. Domandati: Sono spesso in balia della mia suscettibilità offesa e del mio egoismo prevaricatore o, con l’aiuto di Dio, sono per il perdono facile e per l’attenzione a non turbare il debole? Nella preghiera rivolgi al Signore questa invocazione: “Padre mio perdona i miei peccati come io perdono ai miei fratelli e sorelle. Fa’ che quel ‘come’ sia sempre più dilatato dal dolce abbandono al Tuo Amore. Amen”.
BUONA GIORNATA, BUON INIZIO DI SETTIMANA E IL SIGNORE TI BENEDICA.