Pensiero del giorno 12 maggio 2024

 

Maggio Mese di Maria

Nono giorno della Novena in preparazione alla

Festa di Nostra Signora di Fatima

La Riparazione

In quest’ultimo giorno della novena ci soffermeremo a meditare su un altro aspetto essenziale del messaggio di Fatima, che è quello oblativo- sacrificale, ovvero la riparazione.

L’angelo di Fatima mandato da Dio per portare un annuncio introduttivo al messaggio della Madonna delinea già il nucleo del messaggio di Fatima: adorare Dio, riconosciuto come Santissima Trinità e riparare i peccati degli uomini.

Nella prima apparizione alzandosi l’Angelo dice: Pregate così i cuori di Gesù e di Maria sono attenti alla voce delle vostre suppliche, invitandoli alla preghiera di adorazione e riparazione.

Mio Dio io credo, adoro, spero e vi amo vi chiedo perdono per quelli che non credono, non adorano, non sperano, e non vi amano.

 che è una preghiera di adorazione

 Nella terza apparizione l’Angelo insegna un’altra preghiera:

Santissima Trinità padre Figlio e Spirito Santo Vi adoro profondamente e vi offro il Preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo presente in tutti i tabernacoli della terra in riparazione degli oltraggi, sacrilegi e indifferenze con cui Egli stesso è offeso e per i meriti infiniti del suo sacratissimo Cuore e del cuore Immacolato di Maria, vi chiedo la conversione dei poveri peccatori.

Il nucleo del messaggio di Fatima è preghiera, adorazione e riparazione siamo chiamati ad adorare Dio a riparare per tutti i peccati di quanti non lo adorano e non lo amano. Questo messaggio è molto attuale per il mondo di oggi sempre più lontano da Dio e inconsapevole che questa separazione è la rovina dell’uomo, è fatale.

Dopo la prima apparizione dell’Angelo sembra che i bambini abbiano dimenticato l’invito alla preghiera e alla riparazione; tanto che l’angelo nella seconda apparizione dovette riprenderli mentre giocavano vicino al pozzo, ammonendoli come fossero adulti:

“Cosa fate? Pregate, pregate molto i cuori di Gesù e di Maria hanno su di voi disegni di misericordia. Offrite costantemente all’Altissimo orazioni sacrifici”.

 L’invito alla preghiera e al sacrificio è ben chiaro. I pastorelli intesero alla lettera questa esortazione a sacrificarsi.  Saranno sempre fedeli alla preghiera approfittando di ogni momento.

Per offrire sacrifici approfittavano di ogni momento e occasione, rimanendo prostrati anche per ore nella preghiera di adorazione, tanto che alle volte il piccolo Francesco non riusciva a sopportare quella posizione.

 Lucia, domandò all’Angelo:

Come dobbiamo sacrificarci? è l’Angelo rispose: «di ciò che vi è possibile offrite un sacrificio come atto di riparazione dei peccati con cui egli è offeso e di supplica per la conversione dei peccatori».

 Nel messaggio di Fatima non ha valore la logica del mondo, ma la logica di Dio.

Quello che il mondo oggi non accetta è proprio il sacrificio, la sofferenza e invece la Madonna ci ricorda che proprio attraverso il valore redentivo del dolore, proprio come ha fatto Gesù sulla croce possiamo salvare noi stessi e gli altri.

Il messaggio di Fatima accentua ripetutamente questo aspetto: la solidarietà di tutti gli uomini in Cristo e quindi la necessità di riparare i peccati commessi contro Dio e contro il Cuore Immacolato di Maria. Più volte la Madonna ha parlato ai pastorelli di offerte e sacrifici, volete offrirvi a Dio per sopportare tutte le sofferenze che egli vorrà mandarvi in atto di riparazione per i peccati con cui egli offeso e di supplica per la conversione dei peccatori?             

Con il messaggio di Fatima. Dobbiamo capire la necessità l’importanza dell’offerta riparatrice dell’essere solidali con gli altri, perché si è uniti con gli altri formando con essi un solo corpo. Ecco il motivo per il quale la Madonna ha chiesto a tre bambini di offrirsi per riparare i peccati commessi e per la salvezza dei peccatori. La Santissima Vergine non ha mostrato ai bambini l’inferno semplicemente per spaventarli, ma per far conoscere che «molte anime vanno all’inferno perché non c’è chi si sacrifichi e preghi per loro».

Per questo motivo, chiese loro, bambini innocenti di offrirsi a Dio in riparazione di questi peccati e per la conversione dei peccatori. A questo invito i pastorelli risposero subito: «Sì, lo vogliamo», E così offrendo sé stessi e i loro sacrifici hanno impetrato da Dio la salvezza degli altri.

È questa in fondo la missione propria di Fatima e, se vogliamo la missione del cristiano: essere riparatore. Con Fatima non si può pensare solo a sé stessi con la scusa di avere molti peccati da espiare, ma l’essere una sola cosa con Gesù e con la Madonna comporta necessariamente diventare riparatori dei peccati dell’umanità.

Cosa significa offrirsi a Dio? Come compresero i pastorelli il senso di questa offerta? che cosa avrebbero dovuto fare? I pastorelli lo capirono in modo molto bello e semplice: avrebbero dovuto trasformare ogni cosa della loro vita in un sacrificio, in un’offerta a Gesù. Ad esempio, quella di non bere quando erano assetati. Un giorno sì racconta nelle memorie di suor Lucia- Giacinta era veramente esausta. Tutto il giorno sotto il sole, ormai non riusciva più neanche a stare in piedi. I piccoli pastorelli erano sfiniti dal caldo e volevano bere. Lucia andò in un paesino vicino a chiedere un po’ d’acqua. Quando ritornò, invitò per primo Francesco e poi Giacinta a bere. Dopo una giornata di sole bruciante entrambi, però rifiutarono di bere.

Voglio soffrire per la conversione dei peccatori fu la risposta di Francesco; anch’io voglio offrire un sacrificio per i peccatori rispose a sua volta Giacinta. Subito Lucia comprese e versò la brocca in un pantano, rinunciando a quel poco d’acqua e lasciando abbeverare soltanto le pecore.

 E così inventarono tanti altri piccoli sacrifici, solitamente l’offerta, era sempre accompagnata da una preghiera

“O Gesù è per vostro amore, per la conversione dei peccatori”. Questa preghiera dobbiamo impararla anche noi quando offriamo un sacrificio al Signore. Ecco cosa significa offrire un sacrificio: privarsi di qualcosa e offrire a Dio quella privazione e sofferenza e così riparare i peccati, che sono offese arrecate a Dio, di chi invece, non vuole farsi mancare nulla, finendo col vivere per il proprio ventre.

Sacrificio dal latino “sacra facere” significa fare qualcosa di sacro, rendere sacra un’azione, cioè consacrare quell’azione a Dio. Certamente questa consacrazione implica una trasformazione del mio essere, un rinnegamento dei miei vizi e delle mie passioni per elevarmi a Dio. In ciò consiste il fatto che fare un sacrificio è sempre fare sacro qualcosa staccandola dalla mondanità, dalla profanità e così purificandola per elevarla alla sfera del Divino. In tal senso sacrificio è legato a sofferenza o a penitenza, ma il suo fine è il cambiamento intimo di una cosa, di un’azione, in definitiva di noi stessi. Senza sacrificio, non c’è santificazione o come dice la lettera agli Ebrei, «senza spargimento di sangue non esiste perdono». Gesù lo ha fatto per primo in modo da mostrarci un esempio.

NONO GIORNO DELLA NOVENA

Novena alla M di Fatima

SANTO ROSARIO con Meditazioni di FATIMA

FIORETTO:  Pregare prostrati a terra o in ginocchio la preghiera di adorazione e riparazione insegnata dall’Angelo ai Pastorelli.

GIACULATORIA: O Gesù è per vostro amore, per la conversione dei peccatori

PREGHIERA:

Maria, Madre di Gesù e della Chiesa, noi abbiamo bisogno di Te. Desideriamo la luce che si irradia dalla tua bontà, il conforto che ci proviene dal tuo Cuore Immacolato, la carità e la pace di cui Tu sei Regina.

Ti affidiamo con fiducia le nostre necessità perché Tu le soccorra, i nostri dolori perché Tu li lenisca, i nostri mali perché Tu li guarisca, i nostri corpi perché Tu li renda puri, i nostri cuori perché siano colmi di amore e di contrizione, e le nostre anime perché con il tuo aiuto si salvino.

Ricorda, Madre di bontà, che alle tue preghiere Gesù nulla rifiuta.

Concedi sollievo alle anime dei defunti, guarigione agli ammalati, prezza ai giovani, fede e concordia alle famiglie, pace all’umanità. Richiama gli erranti sul retto sentiero, donaci molte vocazioni e santi Sacerdoti, proteggi il Papa, i Vescovi e la santa Chiesa di Dio.

Maria, ascoltaci e abbi pietà di noi. Volgi a noi i tuoi occhi misericordiosi. Dopo questo esilio mostra a noi Gesù, frutto benedetto del tuo grembo, o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria. Amen

SANTA GIORNATA!