Pensiero del giorno 13 febbraio 2025

 

PREGHIERA DEL MATTINO

Signore, esaudisci clemente le preghiere del tuo popolo: affinché noi, che giustamente siamo afflitti per i nostri peccati, ne siamo misericordiosa mente liberati a gloria del tuo nome. Amen.

IL VANGELO DI OGGI

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù, partito da Genesaret, andò nella regione di Tiro e di Sidone. Ed entrato in una casa, voleva che nessuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto. Subito una donna che aveva la sua figlioletta posseduta da uno spirito immondo, appena lo seppe, andò e si gettò ai suoi piedi. Ora, quella donna che lo pregava di scacciare il demonio dalla figlia era greca, di origine siro-fenicia. Ed egli le disse: “Lascia prima che si sfamino i figli; non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini”. Ma essa replicò: “Sì, Signore, ma anche i cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli”. Allora le disse: “Per questa tua parola va’, il demonio è uscito da tua figlia”. Tornata a casa, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n’era andato.

UNA RIFLESSIONE PER TE

L’evangelista Marco oggi ci trasferisce con il Signore Gesù oltre i confini della Palestina e della Galilea, a Tiro e Sidone, in una regione Siro-fenicia, considerata dagli ebrei particolarmente maledetta perché da lì provenivano tutti i culti sacrileghi, che avevano inquinato il mondo ebraico. Niente come l’amore smuove la nostra fede: una mamma, proprio di quella regione, si prostra ai piedi di Gesù e umilmente e accoratamente l’implora di scacciare il demonio dalla sua figlia. S’intesse tra i due un dialogo: «Lascia prima che si sfamino i figli; non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». Ma essa replicò: «Sì, Signore, ma anche i cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli». La preghiera di quella mamma si adorna di umiltà: la donna, non potendosi ritenere «figlia», perché proveniente ad un mondo pagano, si paragona ad un cagnolino sotto la tavola e allora, non le briciole le vengono date, ma la pienezza del dono: «Allora le disse: ‘Per questa tua parola và, il demonio è uscito da tua figlia’». È per noi una lezione di fede, di preghiera autentica e di grande umiltà. È anche un invito a sperare oltre i limiti della ragione umana, anche quando sembra che Gesù voglia nascondersi o non ci annoveri tra i suoi figli, sapendo in chi speriamo, cosa speriamo e perché speriamo.

 

UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!

 

Carissima amica ed amico, buongiorno. Gesù “non poté restare nascosto”. Se la casa è abitata dalla sua presenza, anche se volessimo tenerlo nascosto, gli altri lo avvertirebbero. “Vivere Cristo”, lasciarsi “abitare” da Lui, sostare in intima e adorante comunione con quest’Ospite divino grida più forte e in modo più convincente di qualsiasi omelia, catechesi, conferenza tenuta dal più eloquente oratore. Per testimoniare Gesù non è necessario fare cose straordinarie: basta “accoglierlo in casa nostra”, aderendo a Lui con tutto il nostro essere. Gli altri si accorgeranno che c’è e accorreranno. Questa mattina ti invito a sostare accanto a Gesù che ti abita e lasciarti impregnare di Lui, così che il tuo pensiero, le tue azioni, le tue parole, tutto il tuo essere quasi lo “trasudi”. Nella preghiera eleva al Signore questa invocazione: “Signore, il “Vivere Cristo” sia l’anelito profondo del mio cuore, l’impegno costante della mia vita. Tu accoglilo e fecondalo con l’azione del tuo Spirito. Amen”.

 

BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA.