Pensiero del giorno 13 gennaio 2025

 

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, il cui Unigenito apparve nella sostanza della nostra natura: fa che per mezzo di colui, che abbiamo riconosciuto esteriormente a noi simile, meritiamo d’essere interiormente rinnovati. Amen.

 

IL VANGELO DI OGGI

+ Dal Vangelo secondo Marco

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo”. Passando lungo il mare della Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: “Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini”. E subito, lasciate le reti, lo seguirono. Andando un poco oltre, vide sulla barca anche Giacomo di Zebedeo e Giovanni suo fratello mentre riassettavano le reti. Li chiamò. Ed essi, lasciato il loro padre Zebedeo sulla barca con i garzoni, lo seguirono.

UNA RIFLESSIONE PER TE

Inizia oggi il cosiddetto tempo “ordinario” prima della Quaresima. L’aggettivo “ordinario” potrebbe indurci in errore se gli attribuiamo il significato di dimesso, non importante, usuale. La liturgia cattolica non consente mai una simile interpretazione, perché il tempo ha sempre una sua sacralità ed una primaria importanza, ci consente infatti di immergerci in Dio e realizzare in noi il suo progetto di amore e di santificazione. Ci viene in soccorso a proposito anche il Vangelo di oggi, che ci riporta la prima brevissima omelia del Signore: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo». La pienezza del tempo significa la presenza del Figlio di Dio incarnato e vivo tra noi, significa ancora il suo annuncio di salvezza, implica una chiamata e un impegno per ciascuno di noi. L’impegno è quello di accogliere la persona del Cristo come nostro redentore e salvatore, ascoltare il suo messaggio e convertirsi alle verità che egli ci rivela. È l’impegno della conversione, l’impegno di assumere in noi la grazia per cambiare rotta se ci ritroviamo a muoverci con la nostra vita per strade e direzioni diverse da quelle che lui ci indica. È in questo contesto che Gesù comincia a formare il primo nucleo della sua futura chiesa: i primi a cambiare mestiere e vita, perché chiamati dal Signore sono prima Andrea e Simone, suo fratello e poi i figli di Zebedeo, Giacomo e Giovanni. Da pescatori di pesci dovranno diventare pescatori di uomini, nel mare più vasto del mondo. L’incontro personale con Cristo sconvolge tutti i loro piani: devono lasciare le barche, le reti, i garzoni e tutto ciò che alimentava la loro esistenza. Molto spesso convertirsi significa avere il coraggio di abbandonare o almeno ridimensionare le false sicurezze per scoprire ed attuare un progetto che più direttamente ci conduce a conseguire gli obiettivi primari dell’esistenza umana. Solo con la fede ben alimentata possiamo raggiungere un tale obiettivo. 

UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!

Carissima amica ed amico, buongiorno. Per proclamare il messaggio, Gesù sceglie i discepoli; oggi nel Vangelo abbiamo la chiamata di Simone ed Andrea, Giacomo e Giovanni. Gesù li chiama e subito essi “lasciarono le reti e lo seguirono”. Gesù, chiamando, suscitava una risposta intima e profonda. Sì, poiché la sua chiamata di Gesù è sempre, prima di tutto, un invito ad una vita di amicizia con lui, che poi diventa missione verso gli altri. Chi è invitato da Dio sente compassione per quelli che non lo conoscono e desidera raggiungere tutti i fratelli e sorelle, vicini e lontani. Anche noi abbiamo la possibilità di un rapporto interiore, intimo con Gesù che ci porta gradualmente a conoscerlo nella fede e ci apre alle sue sorprese. Questa mattina ti invito a riflettere sull’invito personale rivoltoti da Dio ad essere suo ‘amico’ suo ‘intimo’ e sulla tua capacità di collaborare con lui per il bene degli altri, nella concretezza della tua quotidianità. La missione è ovunque ci si trova a vivere. Nella preghiera rivolgi al Signore questa invocazione: “Signore, dammi tenacia e coraggio per crescere sempre più in una relazione interiore con te, per godere il tuo regno dentro di me e illuminare le persone che incontro nella mia vita. Amen”.

 

BUON INIZIO DI SETTIMANA, BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA.