Pensiero del giorno 17 maggio 2022
Ave Maria!
«Maria meditava tutte queste cose, meditandole nel suo cuore »
L’osservanza della parola del Signore, perché sia perseverante e non un fuoco di paglia, presuppone l’accoglienza della parola stessa nel cuore, la sua custodia, la sua meditazione. Altrimenti avverrà come al seme che cade sulla strada o fra i sassi o fra le spine: si perde.
Essendo Dio carità, la sua parola – viva ed efficace – se accolta sviluppa in me la vita di carità che inevitabilmente si concretizzerà in opere di misericordia, spirituali e corporali.
Dobbiamo, dunque, imparare ad accogliere profondamente la parola divina in noi. Ma come farlo da soli ? Anche in questo ambito – e forse soprattutto in questo – vale ciò che scrive il salmista :
« Se il Signore non costruisce la casa,
invano vi faticano i costruttori » (Salmo 126, 1)
Ora, chi più e meglio di Maria Santissima, “umile e alta più che creatura”, ha saputo accogliere ed osservare sempre la parola di Dio ? Così perfettamente lo fece, da concepire in se stessa il Verbo di Dio ! In Lei la Parola si fece carne.
San Luca, nel suo Vangelo, nel capitolo 2°, per due volte sottolinea come Maria custodisse nel suo cuore ciò che il suo Figlio e Signore insegnava con la sua vita e le sue parole; anche quando, insieme al suo castissimo sposo, non le comprendeva subito:
«Maria da parte sua, serbava tutte queste cose
meditandole nel suo cuore» (Lc 2, 19)
«Sua Madre serbava queste cose nel suo cuore » (Lc 2, 51b)
Beh ! Cosa aspettiamo? Abbiamo a disposizione la Madre dell’Amore, abbiamo la Maestra d’amore, e non La preghiamo di diventare suoi discepoli nell’arte di accogliere ed osservare la parola di Dio?
È Lei stessa che desidera aiutarci. È giusto dire che non voglia altra cosa più di questa:
continuamente generare e far crescere in noi Gesù, nostra Pasqua.
Pace e bene.
Don Marco
Santa Giornata