Pensiero del giorno 19 giugno 2023

 

IL VANGELO DI OGGI

+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l’altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due. Da’ a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle”.

UNA RIFLESSIONE PER TE

“Avete inteso che fu detto: occhio per occhio, dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio”. Gesù modula questa affermazione con quattro esempi: lo schiaffo, la citazione in giudizio, l’imposizione e il prestito. Naturalmente sono tutti termini che devono essere presi non tanto alla lettera, quanto in uno spirito di riconciliazione e di fraternità. Gesù non intende abolire le norme giuridiche, semmai eliminare la mentalità di una giustizia strettamente legale che alla fine dei conti oltre a non evitare gli abusi, esperienza quotidiana, non porta nessun giovamento. Non rendere male per male, non è un’azione di viltà, ma di bontà. Rispondere con il bene ad ogni aggressione è creare lo stupore di un comportamento fuori norma. Chi risponde con il bene non è mai sopraffatto, perché il bene è una espressione di una libertà interiore. Questo supremo principio è quello che regge tutta l’economia di Dio nella sua opera di salvezza. Dio risponde al male della nostra offesa, con il bene della sua venuta. Al male del nostro rifiuto risponde con il bene della sua alleanza, compiuta nel suo Figlio per noi, per sempre. Ecco perché siamo indotti dal Vangelo a superare la misura meschina di una reazione, anche se fosse una reazione ragionevole. Naturalmente parlando, resta sempre difficile ad accettare.

UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!

Carissima amica ed amico, buongiorno e buon inizio di settimana. L’unica violenza che è consentita a noi cristiani è quella dell’amore portata fino all’eroismo. Dobbiamo però fare i conti con la nostra povertà, dobbiamo per questo talvolta subire l’ingiustizia degli uomini perché trionfi quella di Dio. Non siamo ancora riusciti a far nascere nel nostro mondo la civiltà dell’amore e le vittime della violenza scatenano ancora dentro di noi le peggiori reazioni. Dobbiamo volgere ancora lo sguardo a Colui che hanno trafitto e allora le trafitture che la vita ci riserva potranno diventare i segni visibili della nostra vittoria. Questa mattina ti invito a fare il punto sulla tua situazione interiore riflettendo su queste domande: Sono persuaso che la mitezza è forza e ogni arroganza, aggressività è debolezza? Quando mi capita di subire cose spiacevoli, come mi comporto? Quale contributo concreto do perché trionfi l’amore e quindi la pace diventi realtà? Nella preghiera invoca il Signore dicendo: “Crea in me un cuore colmo di bontà e dammi la forza di vincere i fremiti dell’orgoglio e dell’ira, mostrandomi mite con tutti. Amen”.

Don Mario

BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA.