Pensiero del Giorno 2 Gennaio

Ave Maria!

 “Il Verbo si è fatto Carne e venne ad abitare in mezzo a noi” Gv 1,14  

 

La liturgia della seconda domenica dopo Natale prolunga la riflessione sul mistero del Verbo Incarnato.

La prima lettura descrive la Sapienza divina che dall’inizio della creazione è stata presente nel mondo ordinando tutte le cose e che, per volere dell’Altissimo, ha posto la «tenda in Giacobbe», ossia tra il popolo d’Israele. Nell’Antico Testamento la Sapienza è considerata soprattutto come attributo e come presenza di Dio in mezzo agli uomini.

Nel Nuovo Testamento la Presenza di Dio si presenta come Persona divina, in modo reale e concreto: è Cristo Gesù, Figlio di Dio, il quale incarna tutta la sapienza del Padre, è la «Sapienza di Dio» 1 Cr1,24

In Cristo la Sapienza divina prende carne umana e viene ad abitare tra gli uomini per rivelare ad essi i misteri di Dio e per guidarli più direttamente a lui.

Et Verbo caro factum est et habitavit in nobis. Abitò prima nel seno Immacolato di Maria e poi in una piccola grotta, fredda e disadorna, per puro amore. Si umiliò, ma non perse la sua gloria, e per questo San Giovanni esclama: Abbiamo visto la sua gloria, gloria veramente dell’Unigenito del Padre, pieno di grazia e di verità. Egli nascendo inaugura il Suo Regno rivestito di splendore divino nella sua povertà e di arcana fortezza nella sua medesima piccolezza; Egli è il benedetto che viene nel Nome del Signore, è il Signore Dio apparso fra noi.

Il 2 gennaio si celebra anche la festa del Santo Nome di Gesù. Tante riflessioni si possono fare su di esso ma teniamo in mente che Gesù, (dall’ebraico significa “Dio Salva”) è il Salvatore e solo in Lui c’è Salvezza. Invochiamo sempre questo nome durante la giornata, è un nome Santo fa tremare l’inferno e ci dona salvezza, forza, consolazione, dolcezza e gusto.

“O anima mia, tu hai un rimedio ammirabile nascosto nel nome di Gesù; rimedio salutare, efficacie contro tutte le malattie di cui puoi soffrire.

Che il tuo nome o Gesù, sia sempre nel fondo del mio cuore, sia sempre nelle mie mani, affinché tutti i miei sentimenti e tutte le mie azioni siano orientati verso di te. A questo tu mi inviti anche con le parole: «ponimi come un sigillo sul tuo cuore, come un sigillo sul tuo braccio»,[…] Nel tuo nome, o Gesù, ho di che correggere le mie azioni cattive  e perfezionare quelle difettose, di che preservare i miei sentimenti perché non si corrompano, o guarirli se sono già corrotti”.  S Bernardo, In Cantica Cant. 15,7

Ripetiamo spesso durante il giorno il santo nome di Gesù.

Santa Domenica!

  • Quarto giorno della Novena di Memorare