Pensiero del giorno 2 novembre 2025
COMMEMORAZIONE DEI FEDELI DEFUNTI
PREGHIERA DEL MATTINO
O Padre, che con la morte e risurrezione del tuo Figlio hai vinto la morte e ci hai aperto la via della vita eterna, ti preghiamo per tutti i nostri defunti. Fa’ che, purificati dai loro peccati, possano godere della tua luce e della tua pace. Insegnaci, con le parole di questo Vangelo, che il tuo giudizio è basato sull’amore e sul servizio ai fratelli, per poterci unire a Te per sempre nel tuo Regno. Amen.
IL VANGELO DI OGGI
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”. Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”. Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”. E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».
UNA RIFLESSIONE PER TE
Oggi, nella commemorazione dei fedeli defunti, il Vangelo ci dona un’immagine potente del giudizio finale. Gesù non ci parla di misteri teologici o di complicate dottrine, ma ci presenta un giudizio che si basa su una sola cosa: l’amore concretamente vissuto. Egli si identifica con i più poveri, i più deboli, i più bisognosi. Il giudizio finale non sarà una verifica della nostra conoscenza della legge o delle nostre opere grandiose, ma un’indagine sulla nostra carità quotidiana. La cosa più sorprendente del testo è la reazione dei “giusti”. Essi non si rendono conto di aver servito Cristo. Questo ci insegna che il vero amore è disinteressato, non cerca una ricompensa o un riconoscimento. Il servizio al prossimo, fatto con il cuore, è un atto d’amore verso Dio stesso, anche quando non ne siamo pienamente consapevoli. Allo stesso modo, il mancato servizio non è solo una mancanza verso l’altro, ma un rifiuto di Cristo. La tragedia dei “maledetti” è che non hanno visto in quel fratello bisognoso il volto del Signore. Il messaggio di questo Vangelo è chiaro: il nostro destino eterno si decide nella qualità delle nostre relazioni e nella nostra capacità di vedere Cristo in ogni persona che incontriamo. La commemorazione dei defunti ci invita a pregare per loro, ma anche a vivere la nostra vita in modo da non avere rimpianti, sapendo che ogni gesto di amore che compiamo sulla terra ha un valore eterno.
UNA PROPOSTA PER …“VIVERE”… LA PAROLA!
Carissima amica ed amico, buongiorno. Oggi, mentre preghiamo per i nostri cari defunti, il
Vangelo ci spinge a guardare anche al nostro futuro. Il modo migliore per onorare chi non è più con noi è vivere una vita che ha un senso profondo. E il Vangelo ci dice che il senso della nostra vita è nel servizio ai “più piccoli”. Oggi, ti invito a fare un gesto concreto di carità. Potrebbe essere una donazione, un pasto offerto a un bisognoso, una visita a un malato o a un anziano solo. Non fare questo gesto per ricevere qualcosa in cambio, ma fallo in memoria dei tuoi cari, sapendo che ogni atto d’amore che compiamo in loro nome li onora e ci avvicina a Cristo. C’è una persona nella tua vita che oggi puoi servire, vedendo in lei il volto di Gesù?
BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA.
