Pensiero del giorno 2 ottobre 2024

Santi ANGELI CUSTODI

PREGHIERA DEL MATTINO

Talvolta, Signore, mi sembra che non mi ascolti, che sia lontano da me, dai miei problemi, dalle mie sofferenze, dalle mie croci. Questo sentimento è forse dovuto al fatto che non sono ancora capace di vedere in queste croci quale sia la mia, di ogni giorno, quella che mi assimila a te. È, in fondo, un problema di fede, di una mancanza di una fede viva, la sola che possa salvarmi. Anch’io devo chiederti, come gli apostoli, di aumentare la mia fede. Ma devo cominciare da ciò che mi è più difficile: svuotarmi di me stesso, del mio egoismo, per sentirmi vicino a te, tuo servitore, tuo schiavo. Sarà il solo modo per riconoscere che sono veramente tuo amico. Amen.

IL VANGELO DI OGGI

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre andavano per la strada, un tale disse a Gesù: “Ti seguirò dovunque tu vada”. Gesù gli rispose: “Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo”. A un altro disse: “Seguimi”. E costui rispose. “Signore, concedimi di andare prima a seppellire mio padre”. Gesù replicò: “Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu va’ e annunzia il regno di Dio”. Un altro disse: “Ti seguirò, Signore, ma prima lascia che io mi congedi da quelli di casa”. Ma Gesù gli rispose: “Nessuno che ha messo mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio”.

UNA RIFLESSIONE PER TE

Chi sceglie di mettersi alla sequela di qualcuno o è sollecitato comunque a farlo, la prima cosa che chiede ed esige sono alcune indispensabili garanzie e sicurezze che riguardano il presente ed il futuro. Ciò potrebbe sembrare perfino legittimo e dettato dalla virtù della prudenza. Nei confronti del Cristo, l’unica certezza e la garanzia assoluta è la sua persona e la sua dottrina. Egli infatti ha in se il fascino e la forza di dire semplicemente una parola imperativa «Seguimi» e l’invitato lascia tutto, si alza da banco delle imposte, abbandona reti e famigliari e lo seguono. Nel brano odierno non è Gesù che chiama, ma «un tale» non meglio identificato, che gli si accosta e si propone: «Ti seguirò dovunque tu vada». Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». E come dire: se cerchi un benessere umano non è da me che lo devi cercare. Ad alcuni chiamati che rispondono con sollecitudine, ma pongono soltanto alcune legittime condizioni, Gesù ad uno dice: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu và e annunzia il regno di Dio» e ad un altro: «Nessuno che ha messo mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio». È sulla scia di queste verità che abbiamo maturato la ferma convinzione che la vocazione alla sequela di Gesù non può mai essere motivata da solo motivi o interessi umani. Sappiamo ormai che la stessa sequela implica un distacco completo dalle cose, dagli interessi e perfino dagli affetti del mondo. Il primo compito dei chiamati è quello di affermare, in un mondo spesso impelagato nella materialità delle cose, il primato assoluto di Dio. S. Benedetto chiede ai suoi Monaci di non anteporre nulla all’amore di Cristo.

UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!

Carissima amica ed amico, buongiorno. Nel Vangelo abbiamo letto che il primo interlocutore si dice pronto a seguire Gesù ovunque; Gesù lo invita a riflettere su che cosa significa la sequela: include la volontà di offrire se stesso e accettare povertà, umiliazioni, rifiuto, tutto per amore di Dio e per collaborare con Cristo alla salvezza dell’umanità. Gli altri due presentano il loro desiderio di seguirlo ma sono attaccati affettivamente ai loro cari. Gesù qui non vuol entrare nell’argomento della sacralità delle relazioni umane; egli puntualizza la priorità di Dio che esige un distacco da tutto per poi, giungere a rapportarsi con gli altri in modo adeguato e autentico. Questa mattina ti invito a riflettere sul fatto che anche la tua volontà, come avviene per tutti, è sovente divisa tra il desiderio sincero di seguire Gesù e la paura di perdere le tue sicurezze personali: il benessere, gli amici, il fare come voglio io. Nella preghiera rivolgi al Signore questa invocazione: “Signore Gesù, sono debole! Voglio te, voglio con tutto il cuore la vita eterna nel seno della Trinità, ma fatico ad accettare e utilizzare i mezzi a mia disposizione per vivere una vita pienamente impegnata. Signore Gesù Cristo, Figlio del Dio Vivente, abbi pietà di me! Amen”.

Buona giornata e il Signore ti benedica!