Pensiero del giorno 20 marzo

Ave Maria!

“Padrone, lascialo  ancora quest’anno […] ” Lc13,1-9

Una rivolta repressa nel sangue, una torre che rovina ed uccide diciotto persone. Quanti fatti terribili accadono nella storia dell’uomo! E noi stessi ne siamo oggi testimoni allibiti e tremanti.

   Il Signore Gesù ci offre la chiave di lettura per capire la causa profonda di questi drammi, ci mette in allerta e ci indica cosa fare per evitare che il dramma diventi tragedia.

   Ribellioni, repressioni, guerre, disastri, malattie, … Tutti questi frutti brutti e velenosi scaturiscono dal peccato. Ma non dal peccato di coloro che ne rimangono coinvolti, e neppure solo dal peccato di chi li avesse premeditati ed eseguiti; no. Alla loro radice c’è il peccato, cioè il voltar le spalle a Dio per realizzare la propria volontà, per seguire il proprio piacere; c’è il peccato originale e quello di  tutti (o mio Dio, misericordia !).   Cosa fare, allora ? 

“Convertitevi”,  dice il Signore, “tornate a Dio e vivrete”.

Se in questa terza Domenica di Quaresima ognuno, guardandosi dentro, si riconoscesse come un fico sterile, pieno di foglie (le parole ?) ma privo di frutti (le virtù ?  le opere di carità fraterna ?), e si mettesse docilmente nelle mani del Vignaiolo Divino per essere purificato, beh! sarebbe una bella Domenica di Quaresima, sarebbe già quasi … Pasqua !   Don Marco

Pace e bene!

Santa Giornata!