Pensiero del giorno 21 agosto 2025
PREGHIERA DEL MATTINO
Dio onnipotente e misericordioso, che alla beata Giovanna Francesca, accesa del tuo amore, donasti un’ammirabile forza di spirito per seguire, nei diversi stati della vita, la via della perfezione, e che per mezzo di lei volesti adornare la tua Chiesa con una nuova famiglia: concedi, per i meriti e preghiere di lei, che, come consci della nostra debolezza, confidiamo nel tuo potere, così coll’aiuto della grazia celeste, noi vinciamo tutti gli ostacoli. Amen.
IL VANGELO DI OGGI
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù riprese a parlare in parabole ai capi dei sacerdoti e agli anziani e disse: “Il regno dei cieli è simile a un re che fece un banchetto di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non vollero venire. Di nuovo mandò altri servi a dire: Ecco ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e miei animali ingrassati sono già macellati e tutto è pronto; venite alle nozze. Ma costoro non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò e, mandate le sue truppe, uccise quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. E disse ai suoi servi: Il banchetto nuziale è pronto, ma gli invitati non ne erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze. Usciti nelle strade, quei servi raccolsero quanti ne trovarono, buoni e cattivi, e la sala si riempì di commensali. Il re entrò per vedere i commensali e, scorto un tale che non indossava l’abito nuziale, gli disse: Amico, come hai potuto entrare qui senz’abito nuziale? Ed egli ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti”.
UNA RIFLESSIONE PER TE
Nel regno di Dio si entra per invito e per giusta risposta, per osservanza delle regole date perché vengano messe in pratica da chiunque risponde all’invito ed entra in esso. Due sono le grandi tentazioni dell’uomo. La prima è quella di pensarsi nella verità, nella giustizia, nella purezza della propria umanità rifiutando l’invito e rimanendo fuori del regno di Dio. La seconda è invece quella di accogliere l’invito, ma senza rispettare le regole di ingaggio, di appartenenza, le regole che sono proprie del regno del quale noi siamo stati resi partecipi per purissima carità del Signore Dio nostro. La verità della nostra natura umana è da Dio, dalla sua volontà, dalla sua divina essenza. Se l’uomo si stacca da Dio, diviene meno uomo, addirittura giungere a non essere neanche uomo, tanto malvagio diviene il suo aspetto e cattivo il suo cuore. Lontano da Dio la stessa natura si corrompe, si perverte, superando gli stessi limiti del male, soffocando ogni verità di se stessa nell’ingiustizia. Lo spirito, l’intelligenza, la mente si oscura al tal punto da considerare Dio le cose. Lui che è stato creato per essere il signore delle cose, lontano da Dio diviene schiavo di esse, ma schiavo delle peggiori schiavitù. La sua è vera schiavitù letale, di morte, di vera peste distruttrice. Dio nella sua infinita misericordia va alla ricerca dell’uomo smarrito, confuso, disperso, disperato, assetata, affamato, inquieto, senza pace, isolato, impigliato nei rovi del vizio e del peccato e lo invita ad entrare nel suo regno. Chi accoglie l’invito, una cosa non deve mai dimenticare: nella sala del regno si entra, ma osservando le regole del regno e queste regole sono l’osservanza dei Comandamenti e delle Beatitudini. Sono l’allontanamento dal peccato, dal vizio, dalla stoltezza, dall’idolatria, dall’empietà, da tutte le opere della carne che sono la negazione della redenzione e della salvezza.
UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!
Carissima amica ed amico, buongiorno. Il Signore ci rivela il desiderio, da parte di Dio, di salvare tutti gli uomini e della fatica che facciamo ad accogliere questa salvezza, accampando mille scuse. Questa mattina, nella tua personale riflessione, ti invito a domandarti: Cosa ho di meglio dell’essere felici? Cosa ho di più importante da fare, oggi, del capire cosa ci sto a fare su questa terra? A te la scelta di indossare l’abito del pellegrino e camminare verso l’invito a nozze. Chi ti aspetta è uno sposo. Nella preghiera, loda il Signore con le parole del Salmo 15: “Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio. Ho detto a Dio: “Sei tu il mio Signore, senza di te non ho alcun bene”. Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: nelle tue mani è la mia vita. Amen”.
BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA.